«Proverò a fare una chiamata a Totti per farlo venire alla Racing Roma». Si presenta così Giuseppe Giannini alla Pineta dei Liberti davanti ad un centinaio di tifosi e altrettanti bambini della scuola calcio del club. Dopo l’avventura da dirigente al Latina in cui il Principe non è riuscito a lavorare a causa del fallimento della società, è stato ingaggiato dal presidente Pezzone alle prese con la riammissione in Lega Pro: «Sono tornato a Roma, vicino casa. Erano due anni che ero fermo per aspettative che non si sono avverate. Dopo il Latina ho messo la retromarcia e adesso eccomi qui, in una realtà importante che si è affacciata alla Lega Pro».
Era dal 2015 con la nazionale del Libano che Giannini non sedeva in panchina: «C’è tanta voglia di fare, venire qui non poteva essere una scelta migliore, abbiamo tutto per fare bene. Tecnici dirigenti e calciatori devono fare in modo di far diventare questa realtà punto di riferimento dopo Roma e Lazio. Quando ho incontrato il presidente dieci giorni fa gli ho fatto vedere tutta la mia rabbia, a volte non la esterno però è arrivato il momento di farla conoscere agli altri».