Champions League, Real Madrid-Liverpool 3-1. Bale e le papere di Karius stendono gli inglesi

Champions League, Real Madrid-Liverpool 3-1. Bale e le papere di Karius stendono gli inglesi
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Sabato 26 Maggio 2018, 19:01 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 13:28

È ancora una volta Real Madrid, che vince la terza Champions consecutiva e la quarta nelle ultime cinque edizioni. Il Liverpool è battuto per 3-1 e quello della squadra merengue diventa un ruolino di marcia da leggenda. Rimarrà nella storia anche il suo tecnico Zinedine Zidane, Pallone d'oro e campione del mondo da calciatore e adesso il primo a vincere tre titoli europei dalla panchina. Il tris consecutivo merengue è anche un'impresa che torna 42 anni dopo l'ultima tripletta nella massima competizione europea, cosa che non accadeva dal 1976, quando il Bayern Monaco di Beckenbauer, Muller e Maier conquistò il trofeo dopo quelli dei due anni precedenti.

 

 


Ma quella di Kiev verrà ricordata come la finale di Gareth Bale, autore di una doppietta con meraviglioso gol in rovesciata, “alla Cristiano Ronaldo”, e raddoppio con papera di Karius, e delle tante lacrime. Prima quelle di Momo Salah, che si fa male alla spalla sinistra e al 30' esce piangendo vedendo svanire il suo sogno e forse anche il Mondiale, poi quelle di Carvajal, mandato in campo in non perfette condizioni fisiche e costretto a uscire al 37' per problemi muscolari. Anche per lui Russia 2018 è a rischio. Ma piange soprattutto Loris Karius, il portiere del Liverpool grande protagonista in negativo della finale di Kiev. Due suoi incredibili errori, inammissibili per un portiere che gioca a questi livelli, mettono ko i Reds di Jurgen Klopp che poi a fine match si prodiga per frenare il pianto del suo estremo difensore, consolato anche dagli avversari (Bale in primis) ai quali, in pratica, ha consegnato la Coppa. Prima buttando un pallone addosso a Benzema e regalandogli un gol “di rimbalzo”, poi smanacciando il pallone su conclusione da lontano di Bale, e facendolo finire in rete. Sono papere, queste di Kiev, che rischiano di far finire in anticipo la carriera di un n.1 di appena 25 anni e che ora è inconsolabile. Altrettanto lo è Salah perché il suo Ko è stata la svolta del match: fino al 30', quando l'egiziano è stato costretto a uscire, era stato il Liverpool a fare la partita, per nulla intimidito dal blasone dei rivali e molto aggressivo.
 
 

I Reds avevano schiacciato il Real, costretto ad affidarsi a palloni lunghi, e arrivavano sempre primi sulla sfera. Ma l'infortunio di Salah, caduto male a terra dopo un fallo con strattonata di Sergio Ramos, bravo e anche duro come sempre, è stato un autentico choc per i Rossi, risultando determinante in negativo per gli equilibri offensivi. Il Liverpool è stato bravo a reagire dopo la “follia” di Karius che aveva mandato in gol Benzema (i più vecchi tifosi dei Reds avranno ripensato a una rete di Peirò in una sfida con l'Inter nel 1965), pareggiando con Manè, il migliore dei suoi, ma poi il capolavoro in rovesciata (di sinistro) di Bale e la nuova papera di Karius, al 38' st quando sul 3-1 era tardi per rimediare, hanno irrimediabilmente indirizzato la finale di oggi.

Così il Real ha fatto 13, tante sono le Coppe Campioni che ha vinto. L'ultima finale della massima competizione europea l'ha persa nel 1981 proprio contro il Liverpool, e non c'è altro da dire: Cristiano Ronaldo (al quinto successo personale in Champions) e soci, compreso Zidane in panchina, sono la squadra migliore del mondo.

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