Proposti al portiere 5 milioni a stagione. Uno e mezzo in più di quelli offerti dalla Roma (che garantirebbe al brasiliano anche di poter disporre dei diritti d’immagine). Confermato inoltre che oltre la soglia dei 60 milioni (bonus compresi) Florentino Peres non intende spingersi. La Roma, scossa ieri dalla grana-stadio e impegnata con la sua dirigenza a Milano (chiuso Peres al Torino: prestito di un milione più riscatto a 7 alla presenza numero 25), al momento non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. Che non tarderà però ad arrivare. Se ufficiale (dal Real) o ufficiosa (tramite l’agente o gli intermediari) a questo punto cambia poco. Perché ora che Alisson ha ottenuto l’ok della dirigenza madridista e ha virtualmente in tasca il contratto che voleva, cercherà di convincere la Roma a lasciarlo partire.
RILANCIO DECISIVO
E questo anche se il Liverpool, come sembra, fosse disposto a offrire di più rispetto agli spagnoli. I Blancos, infatti, hanno da sempre la preferenza del portiere che non guarda di buon occhio il trasferimento in Premier. In primis perché il fascino del Real non ha eguali al mondo. Ma poi non c’è da sottovalutare nemmeno il confronto a distanza con Ederson, suo rivale nella Seleçao. Non che Alisson abbia timore, visto che andando al Real dovrebbe giocarsi il posto da titolare con Navas. Il problema è che il portiere vorrebbe evitare di militare nello stesso campionato di Ederson per non alimentare confronti nei media brasiliani. Soprattutto nel momento in cui dovesse giocare in una squadra più debole (Liverpool) rispetto a quella del suo antagonista (Manchester City). Da oggi, quindi, si apre una seconda fase. Che a pensarci bene ricorda (a parti invertite) quella che a Trigoria hanno vissuto in queste settimane per Kluivert Jr. Forti del sì del ragazzo, Zé Maria (come ha fatto Raiola con l’Ajax) proverà ad abbassare la richiesta iniziale di Monchi (80). È vero che Alisson, rispetto all’olandese, ha altri tre anni di contratto ma quando girano certe cifre è difficile rifiutare a priori. A meno che Pallotta non ponga il veto alla cessione.
PLUSVALENZA DA RECORD
Anche perché la Roma (notizia di ieri) è uscita indenne dal Settlement Agreement disposto da Nyon. Cedere Alisson, dunque, non è indispensabile. Ma una scelta. Che avrebbe una sua motivazione economica, visto che comporterebbe una plusvalenza senza precedenti. Acquistato a 8 milioni, attualmente il ragazzo di Novo Hamburgo è a bilancio a 4,8. Soldi che servirebbero per sovvenzionare una campagna acquisti che si annuncia onerosa (oltre ai soldi spesi, altri 30 più bonus sono preventivati per Ziyech) e per sistemare i conti, con largo anticipo, in previsione del 30 giugno 2019. Per quelli attuali, basterà la cessione di Nainggolan, destinato all’Inter. Poi (eventualmente) la Roma dovrà cercare il sostituto del portiere: Meret e Areola i papabili. Per ora.
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