APPUNTAMENTO IN VISTA
Servono però gol a destra. E il primo nome di Di Francesco non è cambiato: Berardi. Rispetto allo scorso anno, quando il Sassuolo lo valutava 40 milioni, il costo del cartellino è inevitabilmente sceso. Ma una stagione fallimentare (4 reti in 31 presenze) non annulla il talento di un ragazzo che a 20 anni e 9 mesi (fine 2015) aveva già realizzato 30 gol in serie A collezionando appena 59 presenze. Ora lo score è aggiornato a 47 centri e 36 assist in 142 partite, con la sensazione che la crescita si sia interrotta (al netto dei numerosi infortuni: out 36 partite dal 2015-16). Il motivo è semplice: Berardi vuole andare via. Non c’è riuscito la scorsa estate, lo farà adesso. E il suo obiettivo è quello di tornare a lavorare con Di Francesco. Due volontà però non sono garanzia dell’happy end. Ora tocca ai club trovare un’intesa. Roma e Sassuolo inizieranno a parlarne in questo weekend, visto che è in agenda un appuntamento tra le due società. Eusebio ci spera. Lo scorso anno, prima di approdare alla Roma dichiarò: «Sono due anni che Mimmo è pronto per una big». Giudizio condiviso dall’ex ct Sacchi: «Talento straordinario, è un giocatore moderno».
IN PRESSING SU PELLEGRINI
Che tra l’altro ha soltanto 23 anni. Uno in meno di Talisca (che ieri ha gelato Trigoria: «La mia preferenza va alla Premier») e due in più di Pellegrini. Il pressing sul centrocampista continua. Oltre alla Juventus, disposta a pagare la clausola, c’è anche l’Arsenal. Il futuro a Roma si gioca più che sui soldi sulla crescita tecnica. Lorenzo aspetta di parlarne al più presto con la società. Ma al momento non ha sentito ancora nessuno. E osserva incuriosito - il riferimento è a Cristante - le mosse di Monchi. Ds che è sicuro di incassare a breve due sì: quello del difensore Marcano e di Massara (lusingato dal Verona).
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