CONFERME E SPERANZE
DiFra ha confermato Alisson, che oggi non giocherà con il Sassuolo (lutto al braccio per la morte di Anzalone), c’è Skorupski, («mi hanno detto che resta»), ha strizzato l’occhio a Berardi e Politano («sono cresciuti con me, sono legato a loro, due di talento»), oggi avversari, e ha evidenziato dove la Roma è davvero cresciuta. Le basi per andare avanti con ottimismo ci sono. Tanto è stato fatto, continuare sarà il compito più complicato. L’esame di maturità. E forse un pezzo di esame comincia proprio oggi, cercando di non lasciarsi andare troppo ma di restare sul pezzo, anche se davanti hai il Sassuolo e la partita, in sé per sé, conta quasi zero. Ma la Roma è cambiata. «Ha più consapevolezza», sussurra il suo allenatore. «Quest’anno abbiamo riavvicinato la gente, aspetto da non sottovalutare. Ora le sensazioni che proviamo è di appartenere a qualcosa. Deve essere un punto di partenza, negli atteggiamenti e modi di fare, nell’affrontare l’ultima gara, nel sottovalutare mai nessuno. Dobbiamo avere massima attenzione in tutto ciò che faremo, sia in sede di mercato che nella gestione di tutta la stagione, dal punto di vista fisico, da quello metodologico e del lavoro. Dobbiamo ancora migliore ma la bellezza di aver rivisto entusiasmo è una partenza importante. Con Monchi abbiamo già parlato di alcuni giocatori». Un manifesto programmatico, c’è tutto in queste parole. Basta seguirle. E quel pregiudizio, forse, ha dato maggiore carica. «La delusione più grande è il pregiudizio in generale che non mi piace e mi infastidisce. Parlando di campo, non mi sarei aspettato difficoltà così grandi a fine dicembre e gennaio, in termine di risultati e altri aspetti». Risultati ottimi in Europa, normali in campionato. «Per la Champions c’è rammarico. La gente è felice, ma si poteva fare qualcosa in più perché eravamo vicini e ci è mancato poco per arrivare in fondo. Dobbiamo crescere e migliorare in questo. In campionato, dispiace avere questo distacco dalla vetta, potevamo fare meglio sia dal punto di vista dei punti che dei gol, che hanno fatto la differenza. Resta un campionato positivo, abbiamo raggiunto l’obiettivo Champions». Manca il terzo posto, poi (quasi) tutti al mare. Per un tuffo nel futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA