Roma, De Rossi: «La squadra è unita, spero che il momento di difficoltà sia passato»

Foto Mancini
di Gianluca Lengua
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Martedì 20 Febbraio 2018, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 16:24

La condizione fisica. «La mia condizione è buona, sabato è stata anche meglio di quanto pensassi e sperassi. Lo vedremo presto se sono in grado di fare due partite in pochi giorni ma io penso di sì. Mi sento bene, sono preparato. Spero di essere in grado di fare la partita domani».

Come arriva alla partita. «Ci arrivo in maniera tranquilla, senza particolari pressioni come è giusto che sia. È una gara da dentro o fuori. Ai miei compagni non devo dire nulla, stanno lavorando bene. La squadra ha dimostrato di essere uniti, siamo usciti da questo momento di risultati negativi. Non devo fare particolari raccomandazioni, sono uno di loro a tutti gli effetti».
 



Lo Shakhtar. «Non penso che siamo in condizioni migliori. Lo Shakhtar è stato fermo tanto tempo, hanno passato un mese e mezzo-due a preparare solo questa partita. Ce la giocheremo. Abbiamo già giocato un ottavo con lo Shakhtar, sappiamo com’è andata a finire e sappiamo che non ci sono particolari vantaggi da questa sosta».
 


Le condizioni meteo. «Un pochino contano, è qualcosa di nuovo per noi. Però conterà fino a un certo punto, le qualità in campo faranno la differenza. Giocheremo 11 contro 11. Dovremo stare attenti e pronti mentalmente, i primi minuti possono essere alterati da questo shock termico ma poi basta. Chi passerà lo farà per le proprie qualità e non per il clima».

Manca il palmares internazionale. «Dicevamo le stesse cose prima del passaggio del girone. Lì uno scatto lo abbiamo avuto. C’è bisogno di un altro scatto, c’è bisogno di passare il turno, sarebbe una cosa che porterebbe a vedere in modo diverso questa stagione. Significherebbe entrare tra le prime 8 d’Europa, sarebbe un punto d’arrivo diverso. Anche passare questo turno significherebbe continuare. Noi vogliamo passare non per mettere in salvo la stagione, ma perché vogliamo fare bene».

La motivazione. «Sono passati tanti anni dall’eliminazione con lo Shakhtar, ci ha fatto male ma è dimenticata. La gioia per un eventuale passaggio del turno sarebbe uguale a quella dei miei compagni. Non è una rivincita o una vendetta personale. Sarà una partita molto importante per me, ma non c’è niente di legato al passato».

L’impresa. «La Roma crescendo ed è evidente. Vorrei dire di più ma per scaramanzia non lo dico. In Europa quest’anno abbiamo fatte cose quasi strabilianti. Abbiamo fatto un percorso semi-perfetto. Se guardassimo solo questa competizione, saremmo solo entusiasti. Adesso inizia una nuova fase, le partite contano ancora un po’ di più visto che sono solo due. Abbiamo il 50% di chance di passare. Non c’è una favorita in particolare e modo di fare paragoni tra squadre. Sarebbe bello ripetere quegli ottavi, ma nient’altro ci lega a quelle squadre».

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