Roma, Monchi: «Stiamo cercando un'opportunità ma gli acquisti sono stati già fatti»

Roma, Monchi: «Stiamo cercando un'opportunità ma gli acquisti sono stati già fatti»
di Gianluca Lengua
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Sabato 4 Agosto 2018, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 18:55

Il ds della Roma Monchi non si sbilancia e durante la conferenza stampa di presentazione di Olsen lascia intendere che il nuovo acquisto arriverà solo se si presenterà l'opportunità: «Cerchiamo qualcosa che migliori la squadra e che sia un’opportunità importante». 

La scelta del portiere. «Ho cercato un portiere con esperienza, che conosce le competizioni e che può essere una garanzia. Lui ha giocato la Champions, il Mondiale. A me piace il portiere che abbia caratteristiche comuni, che non sia troppo spettacolare, che abbia tecnica. Olsen ha tutto questo. Aveva la voglia di arrivare in una squadra importante come la Roma: dopo un percorso di crescita, è una buona cosa avere la fame di arrivare a giocare in questo club».

Il giocatori che disputano il Mondiale. «Non mi piace comprare giocatori che hanno disputato il torneo senza però fare un buon percorso. Io conosco Olsen da prima. Non abbiamo dovuto aspettare quello che ha fatto al Mondiale per decidere di comprarlo. Noi siamo andati su di lui prima. Non cambia niente quindi il mio pensiero sui giocatori del Mondiale: non mi piacere fare una scelta in funzione di quello che fanno nel torneo».

Identikit del nuovo acquisto. «Oggi leggevo un tweet di un vostro collega che scriveva: “Quando si fanno meno nomi, il direttore sportivo lavora meglio”. Qui in Italia è difficile, perché voi siete bravi e lavorate benissimo: alla fine è difficile non far uscire i nomi. Noi stiamo lavorando sul profilo e sull’opportunità. Non possiamo dimenticare di aver fatto cose buone, di aver portato undici giocatori prima di tutti: questo non può diventare un problema. Se oggi annunciassi a sorpresa di aver acquistato Pastor e Kluivert mi direbbero tutti che sono stati grandi colpi. Ma questi due giocatori sono stati già acquistati mesi fa. Capisco che a tutti piacciono i nomi dei giocatori nuovi, ma non dobbiamo dimenticare che la Roma ha ceduto due giocatori importanti, Nainggolan e Alisson, ma sono arrivati tanti altri giocatori. Stiamo lavorando sul mercato per migliorare la rosa, questo è stato sempre il mio messaggio e lo sarà fino all’ultimo giorno. Malcom era un’opportunità perché era un giocatore forte e lo avremmo preso in una buona situazione economica. Adesso lavoriamo ugualmente: cerchiamo qualcosa che migliori la squadra e che sia un’opportunità importante. Ma insisto, il lavoro più importante è stato fatto, così come gli acquisti. Adesso per la voglia di fare una Roma più forte continuiamo il lavoro».

La priorità. «Non abbiamo una priorità assoluta di prendere un centrocampista. Stiamo cercando di migliorare la squadra. Il lavoro del diesse, per come lo intendo io, è capire cosa serve alla squadra in ogni momento. Per dare al tecnico più possibilità. Stiamo cercando un’opportunità di mercato che migliori la squadra. Questo vale per un centrocampista, ma anche per l’esterno».

Scontentezza dei giocatori in rosa per i nuovi arrivi. «Quando è finita la stagione ho parlato con tutti i procuratori dei giocatori con una situazione diversa. Sono due mesi fa, nessuno può dire che non sapeva qual era la sua situazione. Non credo ci sia incertezza tra i giocatori. Ho guardato tutti in allenamento, la predisposizione a lavorare di tutti è formidabile. Non credo ci sia un clima di incertezza».

Fuzato. «Penso che con questa piccola o grande rivoluzione fatta con i portieri – sono usciti Lobont, Skorupski e Alisson e sono entrati Mirante, Olsen e Fuzato – dobbiamo essere contenti e soddisfatti. Abbiamo tre step: Mirante ha esperienza nel calcio italiano, conosce perfettamente il calcio italiano, Olsen ha esperienza internazionale e Daniel è giovane e su cui dobbiamo lavorare tanto ma ha un buon presente e un buon futuro. E’ vero che bisogna ancora lavorare tanto, ma dobbiamo essere contenti per quello che abbiamo visto fino a adesso»
 

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