Roma, è scontro portieri. Szczesny: «Sono io il titolare», Alisson: «Se non gioco non miglioro»

Roma, è scontro portieri. Szczesny: «Sono io il titolare», Alisson: «Se non gioco non miglioro»
di Gianluca Lengua
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Giovedì 6 Ottobre 2016, 18:57
Rivendica il posto da titolare e quando un giornalista polacco durante la conferenza stampa gli fa notare che in Europa League è rimasto in panchina, Wojciech Szczęsny va su tutte le furie: «Mi ha mai visto in panchina in una partita di campionato? Non ho giocato contro l’Astra Giurgiu, ma come i tre quarti della squadra. È bello scrivere “Szczesny non ha giocato in Europa League”, è sicuramente meglio di scrivere “Szczesny non ha giocato in Europa League perché come i tre quarti della squadra ha riposato per non disputare una partita vinta ancora prima di essere giocata. Io mi sento bene e sicuro di me, non ho nessun problema a Roma».

In contemporanea alla conferenza stampa, sul sito lance.com.br il collega Alisson racconta i suoi primi mesi a Roma: «Per me questa alternanza non è proprio un bene, in Brasile ero abituato a giocare con più costanza. L’allenatore non ha specificato che Szczesny sarebbe stato il portiere di Serie A e io quello dell’Europa League, ma nei fatti così è, e io sto cercando di lavorare al meglio. E poi ci sono anche le partite della nazionale...». L'arrivo nella Capitale è stato determinante nella carriere dell'estremo difensore brasiliano: «Questo trasferimento ha cambiato la mia vita, nel calcio italiano c’è un ritmo diverso, che ho notato anche non giocando molto. In Italia c’è molta tattica e molto lavoro difensivo, anche quando le squadre attaccano. Per quanto riguarda il lavoro dei portieri, ho notato poca differenza tra Europa e Brasile e questo per me, per mantenere il mio livello, è buono».

Sull'eterna sfida con la Juventus Alisson aggiunge: «Ha vinto gli ultimi 5 scudetti ed è favorita, ma noi possiamo sfatare il tabù. Dobbiamo consolidare il nostro gioco e potremo raggiungere grandi risultati, anche in Europa League, che dalla fase a eliminazione diretta diventerà complicata. Ma noi possiamo fare dei buoni risultati».

IL RITORNO DI RUEDIGER
Con la forza di volontà e le indicazioni del professor Pierpaolo Mariani e il suo staff, Antonio Ruediger è tornato proprio oggi ad allenarsi con i compagni della prima squadra. Sono passati tre mesi da quando il difensore tedesco, mentre era in nazionale, si è infortunato procurandosi una lesione al legamento crociato anteriore destro. Dopo un’operazione e tempo speso in terapie, il centrale potrà tornare ad occupare il posto che gli appartiene in difesa, probabilmente entro la fine del mese. Sarà determinante il suo ritorno in campo dato che Vermaelem è ancora fermo per la pubalgia e nessuno a Trigoria si sbilancia sui tempi di recupero, inoltre alla Roma a partire del 15 ottobre aspetterà un tour de force con 7 gare in 21 giorni. Si partirà con il Napoli il 15, poi i giallorossi affronteranno in casa Palermo (20) e Austria Vienna (23), la penultima gara del mese sarà contro il Sassuolo (26) in trasferta, mentre l’ultima con l’Empoli (30). A novembre, prima della sosta, la squadra di Spalletti giocherà il ritorno contro l’Austria Vienna (3) e in campionato col Bologna in casa (6). 



NAINGGOLAN RESTA
Il ct del Belgio Martinez ci ha provato fino all’ultimo, e non è escluso che ci riesca, ma almeno per adesso Radja Nainggolan è rimasto a Trigoria per via del problema muscolare al flessore della coscia destra. Il Ninja ha proseguito le terapie per tornare con il Napoli ed ha colto l’occasione per riposarsi dopo un finale di stagione (lo scorso) al cardiopalmo, un Europeo da protagonista ed inizio di campionato in leggera flessione. Continuano comunque le pressioni dei Diavoli Rossi che lo vorrebbero in campo contro Gilbiterra il 10 ottobre.
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