«Nel nostro mondo bisogna farne tanti.
A 18 anni esci in giro col motorino, con gli amici, vai in discoteca. Dopo tante cose le devi mettere da parte e pensare a un obiettivo, se hai un obiettivo in futuro. Da piccolo vuoi fare una cosa e man mano che vai avanti cerchi di raggiungerla, con forza, determinazione e fortuna. Da piccolo volevo fare il calciatore, fortunatamente ci sono riuscito anche perché so fare solo quello. Anche io costretto in panchina? Gli ultimi due anni ho avuto il cuscinetto. Ho dovuto lavorare il doppio per convincere il mister, ma dalle cose negative si passa a quelle positive». Infine, anche un ricordo doloroso: "Dopo un infortunio come quello che è successo a me nel 2006 cambi atteggiamento e mentalità - ha concluso Totti - riesci a trovare carattere, motivazione. Mi feci male a marzo 2006, a maggio ero pronto per il Mondiale".
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