Russia 2018, il Mondiale è diventato un Giardino dell’Eden: Hazard guida la rosa dei protagonisti

Russia 2018, il Mondiale è diventato un Giardino dell’Eden: Hazard guida la rosa dei protagonisti
di Gianfranco Teotino
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Martedì 17 Luglio 2018, 09:30
MOSCA L’hanno nominato secondo migliore giocatore del Mondiale, ma forse il più bravo è stato lui. Edwin Hazard non ha sbagliato una partita: record di dribbling, sempre utili a creare superiorità numerica, tre gol e due assist, ogni volta che il pallone passava dalle sue parti si accendeva il segnale di pericolo per le difese avversarie. Il Pallone d’oro russo è stato assegnato a Modric, un riconoscimento a lui, ma anche alla Croazia: se ad arrivare in finale, con un tabellone diversamente mescolato, fosse stato il Belgio, pure la classifica del Best Player sarebbe stata invertita.

Gli operatori di mercato ritengono che Hazard, 27 anni, oggi valga non meno di 120 milioni. Il Real Madrid, se lo vorrà prendere, dovrà pagare più di quanto ha incassato dalla cessione di Ronaldo alla Juventus. Lui non vede l’ora. Florentino in pratica non ha alternative: il Paris St.Germain non sembra avere alcuna intenzione di lasciare andare né Neymar, né Mbappé, che con i tempi che corrono potrebbe costare non meno di 300 milioni.

Altro grande protagonista del Mondiale, premiato come migliore portiere, altro belga, altro probabile trasferimento dal Chelsea al Real Madrid: Thibaut Courtois, 26 anni, valeva 60 milioni un mese fa, adesso è un altro che sfonderebbe il muro dei 100, se non fosse che ha un contratto in scadenza a giugno 2019. Se l’affare si farà, si innescherà una girandola di grandi portieri: Alisson potrebbe sostituire Courtois al Chelsea e la Roma si potrebbe rivolgere a un neo campione del mondo, Alphonse Areola, 25 anni, chiuso in Nazionale da Lloris e Mandanda (per meriti passati) e poco disposto a fare l’ombra di Buffon al Paris St. Germain.

C’è un portiere anche fra i grandi flop del Mondiale: è De Gea, neppure una parata seria in quattro partite, ma resterà al Manchester United. Si potrebbe fare un pensierino invece, grazie a un possibile sconto rendimento, su due attaccanti altrettanto deludenti: Lewandowski e Thomas Muller. Il Bayern potrebbe decidere di (s)venderne uno.

Ma a smuovere il mercato saranno soprattutto i giocatori meno noti proposti dal Mondiale. Innanzitutto, il russo Golovin, centrocampista con i piedi buoni: lo seguiva la Juve ante Cristiano, ora se lo contendono Chelsea e Monaco. Strano che il Napoli non ci faccia un pensierino. Oppure il messicano Lozano, esterno sinistro di qualità: il Psv potrebbe cederlo per una quarantina di milioni.

Interessante il capitolo terzini, destri soprattutto. A partire da Pavard, 22 anni, scoperto da Deschamps: l’ha scovato nello Stoccarda, un mese fa lo prendevi con 10 milioni, ora non ne bastano 40; lui comunque sogna il Bayern Monaco. Poi c’è Mario Fernandes, 27 anni, è riparato in Russia perché in Brasile soffriva di depressione (mah…): però si è capito che difende come un russo e attacca come un brasiliano. Il Cska potrebbe cederlo anche per meno di 20 milioni. Ce ne vogliono almeno il doppio invece per riportare in Italia Vrsaljko, attualmente all’Atletico Madrid. Il croato è la prova di quanto in Italia non si abbia fiducia nei giovani: era qui, ce lo siamo fatti sfuggire, nonostante il Sassuolo di Di Francesco l’avesse valorizzato.

Altri giocatori invece non li abbiamo proprio capiti: Rebic (era alla Fiorentina) e Quintero (colombiano passato dal Pescara) li avevamo battezzati come pippe, il Mondiale ci ha smentiti clamorosamente.
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