Sampdoria, Di Francesco si presenta: «Chiedo umiltà. Europa? Presto per parlarne». E su Fonseca: « Curioso di vederlo»

Sampdoria, Di Francesco si presenta: «Chiedo umiltà. Europa? Presto per parlarne». E su Fonseca: « Curioso di vederlo»
di Marco Callai
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Lunedì 8 Luglio 2019, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:28
Voglia di ripartire e  tornare a esser subito protagonista alla guida di una squadra capace di stupire e divertire. Niente Champions, niente Barcellona o Liverpool quest’anno ma, dopo i 633 giorni trascorsi sulla panchina  della Roma, Di Francesco si presenta con tanta carica dentro durante la presentazione a Casa Samp. Genova può esser la città a misura di Eusebio. Meno stress ma intatta voglia di porsi e raggiungere degli obiettivi attraverso il gioco. Non un passo indietro dopo i giallorossi, “ma l’occasione giusta per rimettersi in gioco”. Un consigliere d’eccezione sulla (buona) qualità di vita blucerchiata: Vincenzo Montella. “Mi ha parlato benissimo dell’ambiente”

Dopo le parole di rito del presidente Ferrero e del direttore sportivo Osti, Difra stampa subito il suo pensiero. “Chiedo umiltà nel lavoro, desidero proseguire il buon percorso intrapreso. Ci stiamo attrezzando, consapevoli di aver davanti squadre con rose fortissime. Europa? E’ presto per parlarne ma del presidente mi ha colpito la voglia di migliorarsi. Ho allenato squadre (il Sassuolo n.d.r.) che puntavano alla salvezza e poi ci sono arrivate ma occorre ancora scoprire tutte le nostre potenzialità”. Difra è convinto di poter contare su un Quagliarella in grado di mettersi a disposizione della crescita della squadra  e glissa sulla Roma. “Voglio solo parlare di Samp. Dico solo di aver sentito la società parlare di otto risultati importanti sotto la gestione Pallotta. Tre sono miei. Totti e De Rossi? Sono amici”. Un giudizio su Fonseca. “Buon allenatore in Champions, sono curioso di vederlo in A”

Difra passa in rassegna alcuni elementi della rosa. “Conosco benissimo Defrel, lo vedo come attaccante centrale e penso sia meglio aver giocatori impegnati in ruoli specifici. Caprari farà l’esterno d’attacco come a Pescara. Tengo sotto osservazione Gabbiadini, gli devo parlare per capire dove vuole giocare.  Jankto non ha passato un momento positivo”.

E per il futuro, “ho fiducia nelle mosse di mercato della società, so che i colpi migliori si fanno alla fine”. Come un buon tennista, rimanda di là la pallina quando arrivano le domande su Verdi “c’è un fondo di verità ma non c’è solo lui” e Berardi “è un mio pupillo, siamo stati insieme 5 anni”.

Sulle sue spalle anche la responsabilità del derby, 4 successi e due pareggi nell’era Giampaolo. “Spero di poter continuare la striscia positiva, so che si tratta di una partita fondamentale, diversa dalle altre”.
 
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