Sassuolo-Inter 1-0: Berardi stende i nerazzurri

Sassuolo-Inter 1-0: Berardi stende i nerazzurri
di Vanni Zagnoli
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Domenica 19 Agosto 2018, 15:39 - Ultimo aggiornamento: 23:14

Due volte l’Inter ha rifilato 7 gol al Sassuolo, l’ha battuto altre due e per il resto ha sempre perse. Sette sconfitte, 1-0 anche stasera. Incredibile.

L’antiJuve cade, è una sorpresa perchè il precampionato era stato discreto. Il Sassuolo parte con sprint, contiene e neanche rischia tanto.

Ci stava il pari, per carità, però è preoccupante che il livello di partenza sia così modesto e anche Spalletti fatica a trovare spiegazioni. Guarda a terra al fischio finale e va a parlare con l’arbitro Mariani, che in effetti ha penalizzato i nerazzurri.

Bourabia si presenta a Reggio con una conclusione respinta da Handanovic. Dalbert soffre tanto la vivacità di Berardi. 

De Vrij e Miranda fanno argine, in mezzo, l’Inter tuttavia soffre sulle fasce. L’iniziativa è della squadra di De Zerbi, il primo tiro nerazzurro è di Icardi, timido. Dal quarto d’ora la squadra di Spalletti inizia a far girare la palla, ottiene la seconda ammonizione emiliana. Il centrocampo fa pressing ma a basso ritmo, Brozovic è rientrato tardi dal mondiale, gioca in orizzontale e si fa portare via palla da Duncan. Le giocate nerazzurre individuali restano insidiose, con l’assist di Asamoah per Icardi e la respinta di Consigli. Quando il match sembra stabilizzarsi, l’Inter subisce una ripartenza centrale, Di Francesco punta Miranda, la trattenuta è leggera ma punibile con il rigore, il silent check conferma la decisione di Mariani: il fallo inizia fuori, si concretizza dentro, il penalty è fiscale. Berardi dal dischetto segna. E pensare che aveva rifiutato l’Inter… 

Spalletti chiede a Brozovic maggiore personalità, di coinvolgere l’ex Politano. La reazione dell’Inter è appena discreta, con il destro secco ma fuori di Icardi. E’ la condizione fisica nerazzurra a preoccupare. Dalbert e Asamoah concedono molto a Lirola e a Berardi, Lautaro non trova la misura con Icardi.

Manca equilibrio, all’Inter, ma anche un rigore, perchè la spinta di Magnanelli su Asamoah non è inferiore a quella punita a favore degli emiliani. Politano va sulla destra, il cross non è sfruttato.

Nell’intervallo è indispensabile l’inserimento di Perisic per Dalbert, a sinistra. Un’occasione per il croato arriva subito, fuori. Miranda rischia la seconda ammonizione, per il fallo su Boateng, abile a svariare. Servirebbe la capacità negli inserimenti di Nainggolan, oppure l’apporto di Gagliardini. Brozovic calcia da fuori, non è serata, Vecino va a imbottigliarsi centralmente. Inspiegabile la mancata ammonizione di Gianmarco Ferrari, che trattiene a lungo Lautaro, con fallo tattico.

Si aspetta una svolta interista, il gioco resta prevedibile e anzi il Sassuolo sfiora il raddoppio, con la girata di Boateng, a lambire il palo. L’occasione da urlo arriva a metà ripresa, sul traversone prontissimo di Perisic per Icardi, l’acrobazia però è alta. L’Inter insiste, con Politano, non basta. Chiude con Perisic sulla linea dei centrocampisti e anche Karamoh in avanti. Keita era subentrato a metà ripresa, non ha un solo guizzo. Serve la capocciata di De Vrij a mettere in difficoltà Consigli, sul proprio palo. La differenza fra la Juve e l’Inter è anche solo nella diversa capacità di reazione e nel fare gioco. Restano i dubbi sulla spettacolarità di Spalletti, De Zerbi stupisce. Duncan e Berardi sono i migliori, piace anche il debuttante Giangiacomo Magnani. Modric sarà contento di essere rimasto al Real Madrid…  

 

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