Serie A, La guerra fredda tra Lega e Mediapro

Serie A, La guerra fredda tra Lega e Mediapro
di Emiliano Bernardini e Salvatore Riggio
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Giovedì 7 Giugno 2018, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 11:52
Mediapro è pronta a inviare un dossier al nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. I catalani vogliono illustrargli tutti gli ostacoli incontrati in merito ai diritti televisivi della serie A del triennio 2018-2021. Jaume Roures vuole vederci chiaro (secondo il suo punto di vista, certo): perché Mediapro è considerata affidabile in Francia e non lo può essere in Italia? Tenendo presente che i catalani non hanno mai presentato la fideiussione da 1,2 miliardi di euro iva compresa e che le garanzie portate erano senza valore, i legali stanno valutando se presentare o meno un ricorso d’urgenza (ex art. 700 cpc). Anche perché Mediapro vuole indietro la caparra di 64 milioni di euro iva compresa versata il 26 marzo. Qual è la posizione della Lega? In via Rosellini non vogliono nessuno scontro. Anzi, sono disposti a trovare un accordo per la restituzione parziale (o totale) della caparra se i catalani dovessero rinunciare a qualsiasi azione legale. Diversamente sarà guerra con la Lega pronta alla denuncia per truffa. Nel frattempo, sono iniziate le trattative private. Ieri è stato il turno di Sky, Perform e Mediaset (oggi lo sarà di Tim e altri operatori). Da Cologno Monzese sono pronti a fare un’offerta opportunistica che tuteli i propri abbonati dando continuità all’offerta attuale.
 
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