Serie A, Gavillucci, Mariani e Di Bello una domenica da Festival...Var

Serie A, Gavillucci, Mariani e Di Bello una domenica da Festival...Var
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 19 Marzo 2018, 12:40
Se il tempo fosse un gambero, sarebbe bello riavvolgere il nastro della giornata arbitrale di ieri e farlo di nuovo scorrere senza la Var. Per vedere se i toni, pacati e sereni dei post-partita di ieri non si sarebbero trasformati in urla, improperi e grida allo scandalo. Probabilmente sì, perché senza l'ausilio dei Var (contro la quale ieri hanno protestato i tifosi della Lazio) molti arbitri sarebbero finiti sulla graticola della polemica, per non dire della contestazione. Sul genere di quella che, ieri all'ora di pranzo, ha accompagnato Paolo Tagliavento nella sua direzione in Sampdoria - Inter, il cui risultato finale cancella ogni riferimento arbitrale. Che pure ci sarebbe, perché il rigore concesso per il 2-0 nerazzurro è apparso un pò generoso in quanto Rafinha anticipa la caduta, anche se il contrasto con Barreto poi avviene. Ma il Var, in presenza di una decisione assunta e di un contatto, non può intervenire. La tecnologia dà invece una grossa mano ad altri direttori di gara (10 gli interventi, un record). Tre le decisioni che il pontino-romano Mariani prende dopo consultazione del Var, ma una quarta avrebbe potuto prenderla se Pairetto jr (papà Pierluigi presente ieri in tribuna insieme a Rizzoli) lo avesse invitato a rivedere la palla calciata da Rodriguez finita sul braccio di Castro. Dopo consultazione via audio, Mariani convalida il gol del 2-2 di Cutrone (che l'assistente lo aveva annullato per fuorigioco) mentre va ancora al monitor per rivedere un fallo di Stepinski su Biglia a metà campo (niente rosso e conferma del giallo) e per assegnare il rigore per un altro fallo di mano, stavolta di Tomovic (braccia alte sopra la testa in scivolata, nonostante il pallone colpisca prima il fianco del calciatore) su cross di Calhanoglu. Anche Gavillucci, pure lui di Latina, ricorre tre volte all'on field review in Torino-Fiorentina. La prima per cancellare il rigore concesso per un presunto fallo di Moretti su Simeone (il Var evidenzia l'assenza di contatti), la seconda (dopo cinque minuti dalla prima) per assegnare il rigore sfuggito perché impallato: il Var pesca il braccio largo di De Silvestri che devia il pallone calciato da Biraghi. All'ultimo istante, poi, Gavillucci ricorre ancora al Var per assegnare il rigore della vittoria viola (Ansaldi intercetta con il braccio il cross di Biraghi). Lavoro per il Var anche in Verona - Atalanta: rigore concesso ai bergamaschi (trattenuta di Fares su Petagna) dopo che Di Bello viene chiamato al video da Fabbri. Rigore da Var in extremis anche in Benevento - Cagliari, diretta Manganiello. Sandro intercetta con la mano in scivolata un cross basso di Barella, fallo che sfugge all'arbitro di Pinerolo.
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