Svezia, c'è Andersson e non Ventura: «Ma ora basta chiedermi di Ibrahimovic»

Svezia, c'è Andersson e non Ventura: «Ma ora basta chiedermi di Ibrahimovic»
di Redazione Sport
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Domenica 17 Giugno 2018, 17:56 - Ultimo aggiornamento: 19:55
Gioca la Svezia e qui calano i rimpianti. Poteva essere il giorno dell'Italia, invece in campo ci sarà la Svezia. Allo Stadium di Niznij Novgorod, dove da agosto giocherà il risorto Volga, la Svezia esordisce domani a Russia 2018 affrontando i misteriosi coreani del sud, che per confondere le idee alle spie svedesi in ogni amichevole giocata quest'anno hanno sempre cambiato numeri di maglia. «Per mischiare le carte - ha spiegato il ct dei 'guerrieri del Taeguk' -. Sapevo che veniva sempre una loro spia e allora ho pensato di confonderlo ancor di più, visto che già in partenza gli europei fanno fatica a distinguere noi asiatici». In realtà il suo collega svedese Janne Andersson non sembra particolarmente preoccupato. Piuttosto continuano a infastidirlo le domande su Zlatan Ibrahimovic, presente in Russia come testimonial di uno sponsor: ma si è fatto vivo per incoraggiare gli ex compagni di nazionale, con i quali peraltro avrebbe voluto tornare a giocare proprio in questi giorni? «Mi chiedete sempre di lui...Sono ct della nazionale da due anni - ha risposto Andersson - e da allora sia Zlatan che altri giocatori hanno deciso di lasciarla.
Ho rispettato la sua decisione, ma da quei giorni per noi si sono perse le sue tracce. Mai avuto colloqui o contatti. Non ci sono rapporti e nemmeno ci saranno, e il gruppo che con cui lavoro è quello che si trova qui». Ma Ibra a questa Svezia che nelle ultime due amichevoli ha ottenuto altrettanti 0-0 non sarebbe servito? Ci sono vari modi per far gol - ha spiegato il ct svedese -, e tutto dipende da come si gioca. In questi ultimi giorni abbiamo curato molto gli schemi offensivi, ora non ci rimane che sperare di andare a segno domani, coreani permettendo«
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