Tecnologia subito protagonista Tonolini ha l'occhio di Falque

Tecnologia subito protagonista Tonolini ha l'occhio di Falque
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 20 Agosto 2018, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 13:12
Buona la prima. Banale, ma efficace per rendere l'idea di come sia andato il debutto del Var 2.0 della serie A. Tecnologia infatti subito protagonista, con una nuova visione per legittimare gli interventi dei Var, che devono avvenire su chiaro ed evidente errore, com'è stato appunto... chiaro tra sabato e ieri. Pasqua, che ha avuto l'onore (e l'onere) di dirigere la prima assoluta nel campionato italiano di Ronaldo, ha fatto ricorso alla Var solo in un'occasione (non sui calci rigore concessi e negati, perché decisioni arrivate su sue interpretazioni, giuste o sbagliate che siano state): il gol nel finale, poi annullato, di Mandzukic (episodio arrivato una manciata di secondi prima del 3-2 di Bernardeschi). Pasqua, davanti al video, valuta sia il fallo di mano di CR7 che il contatto proprio tra Ronaldo e il portiere Sorrentino (poi finito in ospedale per accertamenti) per annullare la rete. A Torino, ieri, Di Bello annulla invece un gol al Toro per un fuorigioco sfuggito e segnalato (ad esultanza completata...) dal Var, o meglio dall'Avar Tonolini (da questa stagione in questo ruolo ci saranno gli assistenti arbitrali, più avvezzi alle situazioni di outside) bravo a pizzicarlo. Di Bello, poi, subisce le invettive di Mazzarri (espulso) per un mancato calcio di rigore dopo un dubbio contatto in area tra Fazio e Iago Falque. Ma qui non c'è errore evidente e il Var non interviene. Stessa dinamica in Sassuolo-Inter (contatto da dietro su Asamoah) e niente intervento del Var. Che, invece, interviene in Parma-Udinese per far assegnare a Calvarese un rigore per una trattenuta in area di Bruno Alves su Ekong. Intanto esordio della Var nella Liga: dà il gol ad André Silva.

 
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