Ventura e la giovane Italia: «Ci guadagnerà tutto il movimento»

Ventura e la giovane Italia: «Ci guadagnerà tutto il movimento»
di Ugo Trani
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Lunedì 20 Marzo 2017, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 10:46
dal nostro inviato

FIRENZE «Sono contento che per la prima volta non mi avete chiesto di Balotelli. E vi ringrazio». Giampiero Ventura lascia l'Aula Magna scherzando con i media. Di SuperMario, uscito quasi definitivamente dal radar azzurro, non pi parla più. Di giovani ne sono cresciuti altri negli ultimi anni. E cominciano ad arrivare a Corverciano. l ct ne va fiero. «Spero di aver iniziato un nuovo percorso per il nostro calcio e mi fa piacere se altri mi stanno seguendo. Adesso anche l'Inter è rappresentata qui da quattro giocatori. Il Milan e l'Atalanta lo fanno già da tempo, ma anche altri club vogliono puntare sui ragazzi dei nostri vivai. Ci può guadagnare tutto il movimento». Ancora non è dt, ma presto il presidente Tavecchio gli riconoscerà il nuovo ruolo. Da dirigente, comunque, ragiona fin dal giorno del suo insediamento. «Sono otto mesi che ne discuto. I giovani sono solo da innaffiare». E anche stavolta, proprio guardando agli interessi del movimento, insiste per chiedere di anticipare l'inizio del prossimo campionato di una settimana. Non sabato 19 agosto, ma il weekend precedente. «E' vero che l'ultima volta che ho fatto una battuta sull'argomento si sono riuniti in Senato per decidere quando mettermi in croce, ma la verità è che ci guadagnerebbero anche le nostre squadre impegnate nei preliminari. Negli ultimi 10 anni solo una si è qualificata alla fase a giorni dopo aver disputato i play off d Champions».  

OTTIMISMO PER DUE
La Juve affronterà il Barça nei quarti, l'Italia si giocherà il primato nel gruppo G in trasferta, il 2 settembre, contro la Roja di Lopetegui. Ventura non si nasconde e viaggia in coppia con Allegri. «Sono imprese fattibili, anche se ovviamente difficili. Per i bianconeri e per noi. La Juve è consapevole della propria forza ed è cresciuta l'autostima nel gruppo. La stessa cosa vale per me qui con i giocatori che chiamo. E' chiaro. Non può bastare esprimersi al 60 per cento. Ci vuole il 95 per cento». Mancano più di 6 mesi e ancora non sa con chi arriverà allo scontro diretto: «Noto miglioramenti in alcuni, difficoltà in altri, soprattutto per colpa degli infortuni. La gara di Palermo è un gettone che ci permette di giocare in Spagna con qualcosa di concreto: con l’Albania è un risultato assolutamente importante. Mi mancano Chiellini, Bernardeschi, Gabbiadini, Florenzi e Bonaventura. E Marchisio che non ho mai avuto, per motivi che conoscete. Ho parlato con i due juventini. Abbiamo concordato che hanno la possibilità di riprendersi in fretta per essere quello che sono sempre stati, cioè protagonisti. L'unica preoccupazione, insomma, è la salute dei giocatori. Mi è mancato Barzagli per due mesi, ho avuto Verratti a fasi alterne. E quando andremo in Spagna, non basteranno i giovani, avrò bisogno pure dell'esperienza. Di Buffon che ha 39 anni, di Barzagli che ne ha 35 e di De Rossi che ne ha 34».

PANCHINE ELETTRICHE
Non entra nei particolari, ma si rende contro che alcuni suoi colleghi non stanno vivendo bene questo finale di stagione. C'è tensione e il caso Spalletti tiene banco ormai da settimane: «Sono allenatori che si giocano qualcosa di importante. Gli altri motivi non posso saperli E non mi interessano, resto concentrato sui miei sui giocatori. Comunque è un momento clou del campionato e se sbagli ora rischi di inficiare tutto. C’è la zona Champions. E, ad esempio, ora la Roma può uscire dalla Coppa Italia, quindi presumo che questo possa influire. In alcuni casi ci sono anche contratti da rinnovare...».

TRACCIA CONFERMATA
Ventura non si sbilancia in pubblico. Ma, a Palermo contro l'Albania, insisterà sul 4-2-4 (la difesa a 3 è l'opzione di scorta). «La Nazionale non può avere solo un modo di giocare. Deve, però, avere una sua identità. Lavoriamo almeno su due fronti. Di volta in volta, in base a come si schiera l'avversaria, sappiamo cambiare. La Germania ha aspettato noi per presentarsi con un sistema di gioco diverso... Quindi non anticipo come giocheremo». Non lascerà Meret, il 3° portiere, alla Spal per la gara contro il Frosinone. «Se ci fossero stati Perin o Marchetti non sarebbe venuto. Ma comunque andava con Di Biagio. Io devo dare continuità al lavoro del ct dell'Under 21. Lui lavora per fare risultati e dare contributo a noi. Chi è nell'Under non deve essere contento solo di stare lì. Deve puntare alla Nazionale».
 
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