LA TATTICA
Parlare con Gelson Martins direttamente senza avere un club come interlocutore è un gran vantaggio. La Lazio, con la complicità di Mendes, sta pensando di andare in Russia e tentare di chiudere l’affare in breve tempo. Il Milan in questo senso ha giocato d’anticipo, ma più di tanto non può operare, almeno fino a quando non avrà chiarezza dall’Uefa. Ed è per questo che da Formello stanno provando ad accelerare i tempi per presentare una proposta da 2 milioni a salire per i prossimi cinque anni al giocatore. Tare è partito ieri dopo pranzo per l’Albania e, probabilmente, da lì potrebbe andare in Russia per qualche giorno, dove c’è anche Kezman il procuratore di Milinkovic-Savic. Ma il programma non è scontato, anche perché di cose da fare in Europa non mancano.
LOTITO ESAGERA
Le prime riguardano Acerbi e Felipe Anderson. Sul difensore sta lavorando direttamente Lotito con Squinzi e non manca l’ottimismo: in settimana è attesa la chiusura sulla base di 9,5 milioni di euro. Sul brasiliano, invece, il West Ham riflette e nel frattempo ci sono altre squadre che si stanno inserendo. Per lui il patron laziale ha alzato la posta, sparando 50 milioni di euro. Ma la novità non è tanto sul numero dieci laziale, quanto sul giocatore più importante, ovvero su Sergej Milinkovic-Savic. Il numero uno della Lazio, che non ha affatto gradito le parole del papà del giocatore e dopo la prestazione di ieri del suo gioiello contro il Costa Rica, ha ulteriormente alzato il livello: 150 milioni di euro non bastano più. Il presidente fa sul serio, tanto che a chi gli chiede di Milinkovic, lui risponde: «Capisco tutto questo interesse perché è bravo, ma nessuno di noi, io soprattutto, l’ha mai messo in vendita».
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