Lo Zenit corteggia Sarri, Higuain può lasciare la Juventus

Lo Zenit corteggia Sarri, Higuain può lasciare la Juventus
di Alberto Mauro e Eleonora Trotta
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Martedì 22 Maggio 2018, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 16:04

La Juventus riparte da Max Allegri, per il quinto anno consecutivo. Ieri il summit ufficiale in sede, alla presenza della dirigenza al completo (Nedved, Marotta, Paratici) e del presidente Andrea Agnelli, un faccia a faccia dalle 9 alle 12 per confermare quello che era nell’aria da giorni. Avanti insieme, tra rinnovati stimoli e programmi condivisi, con probabile ritocco dell’ingaggio ma senza prolungamento del contratto in scadenza nel 2020. La Juve ha fretta e il mercato estivo chiama, se Buffon è ad un passo dal Psg, pronto ad offrirgli un biennale da 4 milioni a stagione e un ruolo da testimonial per Qatar 2022, sarà molto probabilmente Perin ad affiancare Szczesny. Operazione in chiusura sulla base di un quinquennale a 2,5 milioni di euro a stagione per il portiere, 10 milioni al Genoa.

SACRIFICABILE
L’esigenza di abbassare l’età media potrebbe portare a una clamorosa cessione illustre in attacco, quella di Gonzalo Higuain. La Juve è pronta a prendere in considerazione offerte a partire dai 60 milioni per il Pipita, fresco di convocazione con l’Argentina. Servirà un sostituto di Mandzukic perché Pjaca al momento non offre garanzie da titolare, a centrocampo in dubbio Khedira e Marchisio, mentre Emre Can sarà ufficializzato dopo la finale di Champions. In difesa arriverà Darmian, ma il lungo infortunio di Spinazzola potrebbe convincere Marotta a valutare altri innesti. Decisamente più intricata la situazione a Napoli, dove Maurizio Sarri persegue la strategia dell’attesa, condivisa, ancora una volta, con il suo entourage e famiglia. La volontà dell’allenatore azzurro – in Toscana per alcuni giorni di relax – è evidente dal giorno dell’incontro con De Laurentiis: aspettare segnali concreti dal Chelsea (alle prese con la vicenda Antonio Conte) e dallo Zenit, che lo apprezza molto, tanto da offrirgli circa 5 milioni a stagione per i prossimi anni. Nel contempo, il tecnico spera che lo scorrere delle lancette dell’orologio possa aiutarlo ad ottenere uno sconto sulla clausola da 8 milioni di euro o, addirittura, essere in qualche modo svincolato. Ma il presidente azzurro è sempre più teso e punta a dirimere la questione in un senso o nell’altro, entro giovedì. Nelle prossime ore è previsto quindi un nuovo contatto tra le parti, che potrebbe essere solo l’ennesima puntata di una telenovela con un finale ancora tutto da scrivere. Intanto il produttore cinematografico non interrompe il casting per la panchina: la suggestione si conferma Ancelotti, con Inzaghi, Emery, Gasperini e Giampaolo in scia. 
 

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