Quella del 4-2-3-1 è un’opzione in più che l’allenatore, nonostante avesse più volte dichiarato in passato di non gradire particolarmente («Non mi piace tantissimo, perché serve il trequartista puro, non l’attaccante»; rispondendo al possibile impiego di Schick in quella posizione, ndc), è pronto ad adottare con più frequenza, proprio grazie all’arrivo di Pastore. Per l’argentino, raggiunta l’intesa con l’agente Simonian (4 milioni più cospicui bonus), si sta trattando con il Psg. Che parte da una valutazione complessiva del cartellino di 24 milioni. Monchi lavora in queste ore per chiudere a meno.
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Venticinque milioni e due giovani (Zaniolo e uno tra Valietti, Pompetti e Emmers, non Pinamonti per il quale al momento c’è il veto nerazzurro) è invece l’ultima offerta recapitata a Trigoria dall’Inter per Nainggolan che ieri ha smentito («una caz...») una frase attribuitagli («Ci vediamo a Milano»), detta ad alcuni tifosi. Trattativa in dirittura d’arrivo che regalerà quella plusvalenza (il belga ora figura a bilancio a 6 milioni) che Monchi necessitava per sistemare il bilancio, in linea con quanto chiestogli da Pallotta. Anche perché, altre operazioni in uscita, vivono un momento d’impasse. Peres, ad esempio, ancora non accetta la proposta del Torino: ballano 400mila euro lordi. Defrel, a meno d’improvvise accelerazioni, partirà con la Roma in ritiro, per poi valutare alcune offerte (la Sampdoria rimane la favorita, Genoa, Fiorentina e Watford le altre opzioni). Skorupski piace a mezza serie A ma non alle cifre richieste dalla Roma (10 milioni). Timido sondaggio dell’Atalanta per Perotti che tuttavia, forte dell’ultimo rinnovo (percepisce 2,7 milioni più bonus che lo fanno arrivare a 3,2), resterà nella capitale. Stessa piattaforma contrattuale che Monchi è disposto a offrire a Florenzi e al suo agente Lucci, atteso a Trigoria. Il laterale di Vitinia, passato ieri al centro sportivo giallorosso, tuttavia ancora non è convinto: oltre alla distanza economica, c’è un discorso relativo all’impiego e al ruolo che non va sottovalutato. Capitolo Alisson: la trattativa con il Real vive un momento di stand-by che non scalfisce la fiducia degli intermediari sul trasferimento del brasiliano a Madrid.
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