Lavrov ha parlato anche di dichiarazioni rilasciate da "funzionari anonimi" del Pentagono in merito a un "attacco decapitante" contro il Cremlino che parlano di una minaccia di tentato omicidio del presidente Vladimir Putin. "Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani", ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.
"Gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per rendere il conflitto in Ucraina ancora più violento", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, "non è un segreto che l'obiettivo strategico degli Usa e dei loro alleati della Nato sia quello di ottenere una vittoria sulla Russia sul campo di battaglia per indebolire o addirittura distruggere il nostro Paese". "I nostri avversari faranno di tutto per raggiungere questo obiettivo. Washington ha anche raggiunto l'obiettivo geopolitico chiave di rompere i legami tradizionali tra Russia ed Europa", ha aggiunto.
"Il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev, l'eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori (le repubbliche di Donetsk e Lugansk e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia). Non resta molto da fare: accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l'esercito russo ad occuparsi della questione", ha concluso Lavrov.
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