Hayman, la figlia dello sceicco diventata simbolo del Malaga

Hayman, la figlia dello sceicco diventata simbolo del Malaga
di Benedetto Saccà
2 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Settembre 2017, 14:13
Sempre silenziosa, quieta e concentrata sul lavoro, Hamyan ha stabilito l’abitudine di non concedere interviste. Per questo, la curiosità che attira ha raggiunto un livello tale da sfiorare l’indelicatezza. Lei, però, se ne cura poco. Alle copertine, del resto, preferisce l’assoluta determinazione; alla mondanità, la fermezza. Vuole il futuro, Hamyan. E, con una pazienza degna di un orologiaio, ha deciso di andare a conquistarlo. Del mondo che la circonda, nulla le interessa. Lei va – imperturbabile e nobile. Hamyan Al Thani è la figlia dello sceicco qatariota Abdullah Al Thani, il proprietario del Malaga. Ha 25 anni appena e, negli ultimi mesi, è diventata d’improvviso il simbolo del club andaluso. Il volto nuovo, ecco. Il papà le ha cominciato ad affidare ruoli di rilievo e di rappresentanza nella società. E lei, non certo di rado, li porta a compimento con l’intelligenza degli umili e la bravura dei talentuosi. Spesso appare accanto al papà. Ne è il riflesso proiettato sui giorni a venire. Il 28 agosto è comparsa perfino in sala-stampa per presentare il nuovo acquisto del Malaga, Esteban Rolon. Abito chiaro, trucco leggero, hijab a incorniciarle il volto: era elegantissima. Bisogna sapere che ama il pallone. Da bimba non le dispiaceva giocarci con i fratelli. Così è curioso annotare che un giorno, giusto qualche mese fa, l’hanno notata entrare sul campo di allenamento, in abiti sportivi, per lavorare insieme alle ragazze del Malaga femminile. Sorpresa generale, com’è ovvio. Di tanto in tanto, lascia la Spagna e l’Andalusia per tornare a casa, in Qatar. Per una serie di ragioni burocratiche, non può risiedere a lungo in un paese europeo.

LE CARICHE
Dopo aver studiato a Londra, planando nell’elite della classe dirigente del Qatar, dal papà ha ricevuto la carica di amministratore delegato del settore giovanile e di presidente della squadra femminile del Malaga. Dei tre fratelli, è la più brillante, racconta chi ogni giorno la incontra, senza parlarle. La sua parola vale quella del presidente, aggiungono. Tenere a distanza le persone, per lei, è una forma di necessità più che un gesto povero di eleganza. Sa di dover imparare l’arte dell’autorevolezza e i modi del tacere: e ha capito presto che soltanto il padre sarebbe stato l’esempio da imitare.

IL POTERE
Senz’altro il futuro del Malaga ormai si è srotolato sotto, e davanti, agli occhi di Hamyan. Inevitabilmente, come si diceva, la sua figura ha intrigato i tifosi e gli appassionati in Spagna, come anche in Europa. Lo sa, lei. Ma, misurandosi pure con le leggerezze e con le inclinazioni dell’età, immagina un giorno di convertire il sacrificio in una fonte di potere. Perché, è naturale, Hamyan è una donna di potere. Lo considera, però, un verbo più che un sostantivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA