Il Terracina soffre, combatte e vola in serie D

I tigrotti ribaltano il risultato in exremis: 2-1 al Pontinia. Gol decisivi di Curiale e Celli. La gioia di mister Pernarella

La gioia dei giocatori del Terracina ieri a Cisterna
di Andrea Gionti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Maggio 2024, 00:10

E’ il 29enne centrale difensivo Celli a regalare la Serie D al Terracina, che torna nel campionato nazionale dilettanti a distanza di dieci lunghi anni: era la stagione 2014-2015 quando ci fu l’amara retrocessione. La promozione è arrivata ieri alle 18.53 di una calda domenica di maggio sul neutro del “Domenico Bartolani” di Cisterna.

Una splendida realtà certificata dal successo in rimonta (quarto risultato utile) ottenuto per 2-1 nel derby contro l’Atletico Pontinia, nell'ultima giornata della regular season del campionato di Eccellenza, che ha decretato anche la salvezza dei biancorossi di mister Gesmundo, sest’ultimi con 40 punti.

Una gioia incontenibile dopo aver vissuto un pomeriggio palpitante, ricco di pathos e di una continua altalena, complice anche il risultato che arrivava dallo stadio “Quinto Ricci” di Aprilia (porte chiuse) con il vantaggio momentaneo nel primo tempo della diretta rivale Unipomezia, che prima di scendere in campo lamentava un solo punticino di ritardo.

La rete dell’esterno offensivo Sbordone contro i padroni di casa del Centro Sportivo Primavera (già con la salvezza in tasca) gelava la tifoseria terracinese, una notizia poco rassicurante che faceva crescere nell’ambiente tanta tensione e incertezza per un traguardi che sembravano voler sfuggire.

La paura diventava sempre più alta quando nella ripresa giungeva il vantaggio dell’Atletico Pontinia firmato al 65’ dall’attaccante classe 2004 Gesmundo, che sul filo del fuorigioco beffava in contropiede con un tocco morbido il portiere Campagna. Mister Pernarella scuoteva i suoi dal torpore e la reazione era da applausi dei tigrotti, che nel breve giro di undici minuti, dal 70’ al 81’, ribaltavano tutto.

Prima con l’imperioso stacco di testa della punta Curiale, all’11° centro, giocatore determinante ed esperto nel rush decisivo, dall’alto delle sue 36 primavere. La sua zuccata sul cross del compagno di reparto Bellante (il top scorer dei suoi con 20 gol) rimetteva tutto in parità.

Quando da Aprilia l’Unipomezia ritornava avanti al 32’ con il penalty dello spagnolo Delgado, dopo l’1-1 di Loria, mancavano 10’ alla conclusione e il sogno si concretizzava per il Terracina, che tornava in vantaggio grazie al destro in scivolata sul primo palo di Celli, che dopo una corta respinta della difesa biancorossa, piazzava il micidiale colpo da ko che faceva esplodere la caldissima e festante torcida biancoceleste arrivata in misura imponente (600 persone) per trascinare i propri beniamini.

I pometini, qualificati ai playoff nazionali, hanno respinto il disperato assalto dell’altro incomodo, la Lodigiani, che violando 2-1 con la doppiettIa di De Dominicis il terreno del Roccasecca (pari provvisorio del ciociaro Rotondi), ha chiuso con un sorprendente terzo posto a quota 68, terminando con 13 risultati utili consecutivi. Ma la scena è tutta per la memorabile stagione da applausi dei terribili tigrotti, che festeggiano il double campionato-Coppa Italia primeggiando anche in questa seconda competizione contro la solita Unipomezia.

Ad impreziosire l’annata top spiccano soprattutto i numeri da record: 71 punti collezionati dopo 34 turni, frutto di 20 vittorie, 11 segni X e 3 ko, il miglior attacco con 65 gol (+2 sull'Unipomezia) e la 4^ difesa del torneo con 32 reti incassate. ex aequo con il Colleferro, dietro il tandem Lodigiani-Vis Sezze (il reparto meno perforato con 28) e Unipomezia (29).

© RIPRODUZIONE RISERVATA