Gp Cina, per la Ferrari oltre il fumo c'è l'arrosto

Gp Cina, per la Ferrari oltre il fumo c'è l'arrosto
di Giorgio Ursicino
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Lunedì 16 Aprile 2018, 12:50
Si torna da Shanghai con un bicchiere sicuramente mezzo pieno. Certo, il risultato non è buono, Hamilton e Bottas si sono avvicinati (e anche Ricciardo che non è affatto da trascurare) a Vettel nella Classifica Piloti e Stoccarda ha addirittura superato Maranello in quella Costruttori (85 a 84). Sul campo, però, si è vista una grande macchina e questo fa ben sperare. Dopo Melbourne e Sakhir la SF71H ha mostrato di sapersi adattare e di poter essere la migliore anche su un tracciato come quello cinese molto temuto dove la Mercedes aveva vinto le ultime 4 edizioni e Hamilton era partito per 5 volte di fila dalla pole.
Invece la Rossa ha fatto paura, sia in prova che in gara, e non ha concretizzato per piccoli errori ed episodi sfavorevoli. La monoposto c'è e questa è la cosa più importante in un Campionato così lungo e impegnativo. L'aspetto che più rassicura è la velocità in qualifica, in Bahrain non è stato un caso: la Ferrari sfrutta bene le gomme più morbide come si era intravisto nei test invernali di Barcellona e questa è un'arma formidabile poiché nei gran premi attuali che non consentono facili sorpassi avere la possibilità di partire in testa è una grande chance.
FRECCE SPUNTATE
Le Frecce sembrano in difficoltà proprio su quello che era stato il loro punto forte e hanno dovuto incassare due prime file tutte rosse consecutive cosa che non era mai avvenuta nell'era ibrida. I ragazzi di Maranello possono contare anche sulla forma non smagliante di Lewis Hamilton, per la seconda volta di fila più lento in qualifica del compagno di squadra e arrivato dietro a Bottas anche in gara. Errore nelle qualifiche australiane a parte, Valtteri è protagonista di un eccellente stagione (due secondi posti di fila e due vittorie sfiorate), ma il campione del mondo britannico è apparso meno tigre del solito. Al contrario Vettel vive un buon periodo anche se ieri non è stato impeccabile in alcune manovre, ma ha gestito bene la situazione senza farsi prendere dai nervi.
Uno della sua esperienza forse poteva stare un po' più lontano all'inferocito Verstappen visto che l'olandese aveva il vantaggio elle gomme e in ogni caso sarebbe passato (l'errore come hanno sentenziato in commissari è in ogni caso di Max), ma a fine gara ha mostrato lo spessore di un quattro volte campione del mondo parlando con calma all'olandese e accettando le sue scuse (e il ragazzo ha abbassato lo sguardo a differenza di altre occasioni). Una dimostrazione di forza e maturità.
Se nelle prime due gare la strategia aveva aiutato Sebastian in corsa, a Shanghai la Rossa ha fatto vedere di avere un gran passo anche con le soft e di comportarsi bene pure con le medie. Come era avvenuto all'inizio della scorsa stagione, e come sembra scongiurato quest'anno, le Frecce sono in difficoltà nella gestione delle gomme, hanno una finestra troppo stretta: o non riescono a scaldarle o le mandano in difficoltà. Tutta da vedere la Red Bull che ieri ha vinto sfruttando la safety car. Sia in prova che in gara appare un filo dietro le prime due, ma ha grandi piloti e Max, anche se in queste prime tre corse è stato un mezzo disastro come lui stesso ha ammesso, come velocità e determinazione ha confermato di essere un talento purissimo e presto si rifarà.
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