LA SPERANZA
Vettel era arrivato in Francia con la speranza di giocarsela alla pari con la Mercedes che qui sfoggiava il nuovo motore “evoluzione 2” più potente di 20 cavalli. E invece se ne riparte staccato di ben 14 punti da Hamilton. Non è uno svantaggio insormontabile, ma quando si punta al titolo mondiale bisognerebbe non sprecare nessuna opportunità. E prima di tutto raccogliere punti pesanti. E invece Vettel, per il suo piccolo errore alla prima curva, ha perso un podio pressoché sicuro. Un eccesso di esuberanza un po’ meno grave di quanto era capitato a Singapore l’anno scorso, ma comunque penalizzante ai fini del campionato. Il fatto che ha deciso la gara è avvenuto dopo nemmeno quattrocento metri di corsa. Vettel partiva in seconda fila dietro le due Mercedes, ma aveva a proprio vantaggio le gomme ultrasoft che garantiscono più aderenza in partenza di quelle scelte dalle Mercedes. Per cui se voleva puntare al successo, doveva a tutti i costi infilarsi almeno tra le due Mercedes al via sfruttando la migliore motricità in partenza della sua Ferrari.
Questo avrebbe obbligato le Mercedes a una tattica più difensiva. Il piano di Vettel è riuscito solo a metà: nello scatto è filato via meglio di tutti, ma alla prima curva si è trovato imbottigliato fra le Mercedes: Hamilton davanti, Bottas alla sua destra. Vettel ha dovuto frenare bruscamente e ha bloccato una ruota: la Ferrari è slittata e ha colpito la Mercedes di Bottas. Tutti e due a passo d’uomo fino ai box da dove la corsa è ripartita.
LE RED BULL
Ma con Hamilton al comando, la cui unica preoccupazione era dover gestire le Red Bull di Verstappen e Ricciardo fino al traguardo, e Vettel invece lontanissimo. Il ferrarista ha anche rimediato una penalità di 5 secondi per aver rovinato la gara di Bottas, ritardo che peraltro non ha influito sulla sua classifica finale.
ONESTO
Molto onestamente Vettel ha ammesso il suo errore assolvendo i due Mercedes da ogni sospetto di avergli teso una mezza trappola come qualcuno maliziosamente aveva pensato. Unica consolazione, il terzo posto di Raikkonen che nel finale ha superato Ricciardo. Il piazzamento di Kimi, in odore di giubilazione a fine stagione a favore del giovane Leclerc ottimo decimo con l’Alfa-Sauber, tiene la Ferrari in corsa per il titolo Costruttori a soli 23 punti dalla Mercedes. Ora però inizia l’estate “calda” della F1 con quattro corse in cinque settimane: Vettel non può più permettersi passi falsi.
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