Mercedes, ad Hamilton manca Rosberg

Mercedes, ad Hamilton manca Rosberg
di Claudio Russo
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Martedì 18 Aprile 2017, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 12:48

SAKHIR Solo volti grigi alla Mercedes dopo il GP del Bahrain. Quelli di Toto Wolff e di Niki Lauda e soprattutto di Hamilton e Bottas. Lewis alla premiazione si è complimentato con Vettel della vittoria, ma con meno enfasi delle due gare precedenti, Valtteri ha mostrato chiaramente di non aver digerito il doppio ordine di scuderia che lo ha obbligato alla fine a lasciarsi superare dal compagno di squadra. L'inglese sognava, almeno a parole, una bella e lunga battaglia con il rivale della Ferrari sino a fine stagione. Ora si accorge di dover risolvere diversi problemi. Per primo la ritrovata competitività del Cavallino, poi si è accorto che il finlandese non è proprio quell'agnellino da sacrificare alla sua superiorità, considerato che lo ha battuto in qualificazione; infine, ha scoperto che, messa sotto pressione, la sua squadra può anche commettere qualche errore. Inoltre è possibile che Hamilton abbia capito che l'assenza di Roberg si farà sentire perchè nè lui, nè Bottas sono dei maghi nello sviluppo e nella messa a punto della monoposto.
GLI INCONVENIENTI
«Sarà - ha ammesso Wolff - un campionato lungo e stressante». Il team principal del team tedesco ha spiegato il motivi della sconfitta, a suo avviso causati anche da un paio di inconvenienti. «Prima dell'inizio gara - ha aggiunto - c'è stato un malfunzionamento delle termocoperte con le quali abbiamo scaldato le gomme. Probabilmente c'è stato uno sbalzo nella pressione. Per questo Bottas nei primi giri non aveva un passo tale da distanziare Vettel. E così abbiamo dovuto subire la manovra della Ferrari che ha anticipato al sosta per cambiare gli pneumatici. Penso che sia stato questo il motivo principale che alla fine ci ha fatto perdere la gara».
Il secondo intoppo è stato provocato dal fatto che all'ingresso della safety car in pista, entrambi i piloti Mercedes si sono precipitati a sostituire le gomme ai box. Hamilton è stato costretto a rallentare (e non è stato un errore, ma una necessità) quando ha visto che c'era già la vettura del finlandese nella piazzola d'arresto. Azione che ha danneggiato Ricciardo che stava a sua volta arrivando, costata una penalità di 5 secondi ad Hamilton.
«La safety car - ha concluso Wolff - poteva darci la possibilità di recuperare sulla Ferrari, ma un problema con le pistole per montare le gomme ci ha fatto perdere tempo ed è stato cruciale. Per quanto riguarda gli ordine di scuderia non volevamo darli, ma siamo stati obbligati a farlo perchè era l'unica maniera per vincere la corsa, visto che Lewis era più veloce. Non siamo contenti di averlo fatto però eravamo obbligati e ci dispiace per Bottas. Capisco che lui sia arrabbiato».