La rivoluzione del Circus parta dalla presentazione dei maxi-pneumatici

La rivoluzione del Circus parta dalla presentazione dei maxi-pneumatici
di Claudio Russo
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Mercoledì 15 Febbraio 2017, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 12:39
E' la Pirelli ad aprire ufficialmente le ostilità in vista della nuova stagione di Formula 1 che inizierà in pista il 26 marzo a Melbourne con il GP d'Australia. La Casa italiana, fornitrice unica dei pneumatici ancora per tre anni, ha lavorato a fondo per contribuire al miglioramento delle prestazioni e quindi dello spettacolo richiesto da più parti, soprattutto dai tifosi. Così ha allargato e ingrossato in maniera considerevole le proprie gomme, soluzione che, abbinata ai nuovi regolamenti, in particolare quelli aerodinamici dovrebbe consentire di ridurre di circa 4/5 secondi, a seconda ovviamente dei tipi di circuito, i tempi di percorrenza sul giro. Le nuove monoposto che verranno presentate a partire da lunedì prossimo dalla Sauber (la Ferrari lo farà il 24 febbraio), dovrebbero avere un aspetto molto accattivante, un po' retrò, larghe e muscolose, anche se il profilo dei musetti dovrebbe essere stretto per guadagnare in velocità di punta, visto che a sostenerla in curva saranno certamente le maxi-gomme.

TEST, TEST, TEST
La Pirelli avrebbe voluto sostenere più test per mettere a punto i vari tipi di coperture. E a ragione, perché le performances accresciute delle monoposto pongono dei dubbi sulla sicurezza e anche sulla configurazione di alcuni tracciati. Tanto è vero che a Melbourne gli organizzatori si sono affrettati a rinforzare le protezioni in alcune delle vie di fuga del circuito dell'Akbert Park. Festeggiando in contemporanea i 110 anni dalla sua fondazione, la marca della P lunga, che viaggia al vertice del motosport, equipaggiando innumerevoli campionati (solo oltre 370) dalle monoposto all'endurance, dai rally alle moto, ha mostrato ai media il suo nuovo centro tecnologico, il più avanzato esistente, a Settimo Torinese, dove fra l'altro vengono anche prodotte le mescole per la Formula 1 e i pneumatici di buona parte della gamma P Zero, sia per le corse che per la strada.

IN PISTA
Auto più larghe (da 180 cm a 2 metri), gomme da 305 mm all'anteriore e da 405 al posteriore, ali più basse, peso leggermente aumentato. Quanto basta per creare un'autentica rivoluzione, non soltanto nelle prestazioni delle vetture ma anche per quelle fisiche dei piloti. Questi ultimi nell'inverno hanno dovuto trascorrere molto tempo in palestra per rinforzare la muscolatura, anche quella del collo per resistere all'aumento della forza di accelerazione laterale e a quella della frenata che sarà più breve ma molto più violenta. «È una sfida enorme - ha dichiarato in un messaggio video Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari - I nuovi pneumatici contribuiranno a creare uno spettacolo un po' diverso». Restano comunque degli interrogativi ai quali rispondere, alcuni dei quali potranno avere delle risposte nei test di Barcellona che cominceranno il 27 febbraio. Uno dei più importanti riguarda la possibilità di effettuare sorpassi, viste le dimensioni delle monoposto (cosa potrà succedere a Montecarlo?) e l'importanza dell'aerodinamica ancora più elevata che potrebbe creare problemi in scia. Nessuno si sbilancia in previsioni. «Lo sapremo la sera del 25 marzo a Melbourne dopo le qualifiche», ha commentato saggiamente Paul Hembery, numero 1 di Pirelli Motorsport. Anche a Maranello si evitano i pronostici. Pure quello che riguarda l'eventuale rinnovo di contratto di Vettel a fine stagione. «Non è una priorità - dicono - al momento dobbiamo soltanto cercare di dare a lui e a Kimi un'auto competitiva».
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