Rugby, la festa di Cattolica Assicurazioni: in 2.300 all'Olimpico per Italia-All Blacks

Rugby, la festa di Cattolica Assicurazioni: in 2.300 all'Olimpico per Italia-All Blacks
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 23 Novembre 2018, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 11:15
Nel giro di poche ore hanno detto sì quasi tutti: oltre due terzi fra dipendenti e agenti sparsi in tutt'Italia. Così domani all'Olimpico sulla Tevere saranno più di 2.300 - vestiti con lo stesso colore - per cantare Fratelli d'Italia e spingere la mischia degli azzurri nel loro test match più difficile, quello contro gli imbattibili All Blacks.

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--- IN ALLENAMENTO INSIEME AGLI ALL BLACKS  VIDEO FOTO ---

Nella storia delle sponsorizzazioni, delle partnership, della politica corporate aziendale per questa o quella nazionale in ogni parte del mondo, e in ogni sport, non si è mai registrato un invito di massa come quello che Cattolica Assicurazioni ha spedito nei giorni scorsi a tutto il "suo" mondo: «Ci vediamo a Roma per vedere Italia-Nuova Zelanda e poi faremo insieme anche il terzo tempo: a cena tutti insieme (alla Fiera di Roma), a pochi passi dal luogo dove anche azzurri e All Blacks celebreranno fianco a fianco la pace dopo essersi combattuti sul campo».

«Beh, abbiamo voluto cominciare bene - racconta Alberto Minali, 53enne, ad di Cattolica dal 2017 dopo un lungo impegno ai vertici di Generali - questo cammino di sette anni con il rugby azzurro. Più che di sponsorizzazione ci piace chiamarla partnership perché già in questi primi mesi di accordo con il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, abbiamo avuto la conferma a ciò che ci ha spinto a intraprendere questa collaborazione. Condividiamo gli stessi valori: nel mondo delle assicurazioni e in quello della palla ovale sono determinanti la lealtà, il gioco di squadra, il reciproco sostegno, il rispetto degli avversari e delle regole. In uno sport duro come il rugby e nel nostro modo di lavorare in Cattolica questi non sono modi di dire e ci piacerà viverli con la nostra famiglia anche all'Olimpico».


Dove grandineranno mete sulle maglie azzurre, come capita spesso.
«Conosciamo la caratura degli All Blacks e degli avversari abituali degli azzurri - continua Minali - Ma guardi che con Georgia e Australia gli italiani sono stati bravissimi: hanno vinto il primo match molto importante politicamente e hanno reso la vita difficile agli australiani, fra i migliori al mondo. Avevo già assistito ad altri test match dell'Italia, ma le emozioni per questi ultimi due sono state formidabili».



I dipendenti e gli agenti del gruppo assicurativo veneto domani si troveranno insieme ad altri almeno 50mila fedeli del rugby fin dalle 10. quando aprirà il Villaggio del Terzo tempo al Foro Italico, magari dopo aver fatto una visita a uno degli oltre 40 musei romani in cui si entra gratis esibendo il biglietto del match.
 
 



 
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