Ripartenza e tanti genitori, al rientro dalle vacanze, si chiedono se sia giusto effettuare un check up ai propri figli per controllare il loro stato di salute generale.
Esami del sangue, visite oculistiche e cardiologiche, controlli dall’ortopedico e dall’otorino sono necessari o no? Per gli esperti, assolutamente no. I bambini, in assenza di patologie, possono stare alla larga dai camici bianchi! Gli accertamenti non richiesti dal pediatra sono una spesa inutile oltre che una grande fonte di stress per i piccoli. Ne è convinto il professor Alberto Villani, direttore di Pediatria generale e dell’emergenza dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma secondo cui l’unico controllo che un bambino sano deve fare è quello dal proprio pediatra. Il benessere di un bimbo è assicurato solo dai corretti stili di vita quindi alimentazione equilibrata, movimento e giochi all’aperto. Niente visite e controlli, ma con qualche eccezione.
CONTROLLI
«Se parliamo ad esempio di visite oculistiche solo nel caso in cui nella famiglia ci sono delle patologie oculari come ad esempio delle maculopatie allora il controllo va fatto quanto più precocemente possibile. Negli altri casi il pediatra prescriverà una visita oculistica a 3/6 anni - spiega Villani - Così come non c’è la necessità di fare l’elettrocardiogramma ai soggetti sani anche se, quasi sempre, questo accertamento viene richiesto nei centri sportivi anche a quanti non fanno un’attività sportiva agonistica». Con l’inizio dell’anno scolastico più che fare le analisi del sangue, il pediatra suggerisce di adottare comportamenti virtuosi che giovano alla salute come ad esempio fare in modo che i bambini dormano un numero adeguato di ore. Più un bambino è piccolo e più deve dormire. Ma di quante ore di sonno ha bisogno un bimbo in età scolare? Secondo lo specialista almeno 10 ore. Anche a 18 anni almeno 8 ore vanno dormite. Meglio 9 o 10 ore. Determinante è anche la qualità del sonno. Per un sonno rigeneratore è fondamentale che il piccolo non faccia uso di strumenti elettronici nelle ore precedenti alla ninna. Alleata della salute di grandi e piccini è la sana alimentazione.
BELLEZZA
Tra libri, quaderni, colori e merende le cartelle dei bambini, anche molto piccoli, arrivano a pesare finanche il 50% del loro peso. Un tema che, secondo i pediatri, la scuola italiana continua inesorabilmente ad ignorare. «Che senso ha nel 2023 che un bambino debba trasportare questi mattoni quando è tutto informatizzato? - continua Villani - Le scuole dovrebbero dotarsi di biblioteche con testi a disposizione degli studenti. Si potrebbe anche pensare di consentire ai ragazzini di poter lasciare parte dei libri a scuola. Di soluzioni ce ne sono tante. Quel che è certo è che il peso degli zaini, oggi, è fuori da ogni logica. Più che il controllo ortopedico servirebbe che la scuola non imponesse di far portare ai bambini cartelle che pesano quintali». L’ultima dritta del pediatra del Bambino Gesù per la perfetta salute dei nostri bambini è di farli vivere circondati dalla felicità e dalla bellezza, veri e propri elisir della lunga vita.