Sagan: «Vorrei prendere la maglia rosa in Ungheria e portarla in Italia»

Peter Sagan
di Francesca Monzone
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 16:06
«Sono molto legato all’Italia e per questo sarò al via della corsa rosa il 9 maggio». Con queste parole il tre volte campione del mondo Peter Sagan,  ha annunciato ieri a Milano, la sua partecipazione al prossimo Giro d’Italia. «In Italia ho vinto il mio primo mondiale nel 2008 in Val di Sole e sempre in Italia ho vissuto gli anni giovanili dove mi sono formato come corridore». Il campione Slovacco nel 2008 vinse il mondiale juniores per Mountain Bike e nello stesso anno anche l’argento ai campionati mondiali di ciclocross. Poi il passaggio alla Liquigas e l’orgoglio di correre sulle strade italiane.
«Alcune strade di questo Giro le conosco perché ogni anno vengo a correre la Tirreno-Adriatico, altre le conosco perché sono le salite dove mi allenavo con la Liquigas». Sagan il Giro d’Italia non l’ha mai corso e per lui sarà un’emozione essere al via a Budapest il prossimo 9 maggio. «Ho preso parte a molte corse in Italia ma mai al Giro e sentivo che c’era qualcosa che mi mancava come corridore. Il Giro non è una corsa facile e dovrò risparmiare la gamba per affrontare la terza settimana di corsa con salite impegnative». Il campione iridato, segue sempre lo stesso programma di gare, ma quest’anno rinuncerà al Giro di California per essere in Italia. Non rinuncerà però all’appuntamento con il Tour de France e per lui, per la prima volta potrebbe esserci la conquista di due maglie della classifica a punti. La partenza in Ungheria piace a Sagan, perché dalla sua città Zilina, i chilometri non sono molti e tanti appassionati, dalla Slovacchia, andranno ad applaudire il loro campione. «Sono convinto che in tanti dal mio Paese verranno a seguire il Giro in Ungheria e questo per me è uno stimolo in più. Il percorso non è facile ma per me ci saranno molte possibilità». Tra gli obiettivi dello slovacco c’è anche la conquista della maglia rosa. «Mi piacerebbe conquistare la maglia in rosa in Ungheria e poi portarla in Italia. Non sarà un’impresa semplice ma a me le sfide piacciono e ci proverò». 
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