Lazio: Candreva, Cataldi e Keita, se l'esultanza è come una vendetta

Foto TEDESCHI
di Alberto Abbate
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Martedì 26 Gennaio 2016, 10:28
Meno male che oltre le dita c'è di più. Ma le esultanze di rabbia di Candreva, Cataldi e Keita col Chievo, a molti laziali non sono proprio andate giù. Antonio segna e fissa la Tribuna. Baby Danilo spalanca pure le orecchie, Keita zittisce tutti. Tre indici alla bocca, ma poi puntati verso chi? Il gesto di Candreva era un po' per tutti, compresala società pronta a mollarlo. Antonio reagisce e diventa subito capocannoniere (con 6 reti) in campionato. Con questi miracoli, sono però tutti pronti a pregare Sant'Antonio, mica solo il Barça. E così può persino arrivare la proposta indecente (da 15 milioni) per il funambolico Keita. Otto dribbling, come nessuno in questo turno di serie A, ma nessuno slalom sui destinatari della sua polemica: «Ho sentito fischi ingiusti. Ho convinto Pioli? Chiedete a lui». Che ora coccola Cataldi, che gli aveva mimato il binocolo dall'Under 21, prima di sentire la sua fiducia e gli applausi della Nord. Con quella magia, non c'era bisogno di altri gesti. Come d'incanto, zitti tutti, a bocca aperta. In fondo dipende solo dallo spettacolo offerto dagli attori. Se il pubblico non gradisce la recitazione, paga il biglietto e ha il sacrosanto diritto d'esprimere dissenso.
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