Egitto, un paese intero in ansia per Salah

Egitto, un paese intero in ansia per Salah
di Redazione Sport
2 Minuti di Lettura
Martedì 29 Maggio 2018, 12:34
Fantasia e classe, assist e soprattutto gol. Mohamed Salah., dopo essere passato non senza lasciare traccia in Italia, è diventato bomber del Liverpool. Non più ala di punta con il vizio del gol, dunque, ma vero e proprio terminale offensivo dei 'Reds'. Idem nella Nazionale egiziana che, per la terza volta nella propria storia, partecipa alla fase finale di un Mondiale. Ma ora è in ansia per il gioiello di casa, arrivato alla finale di Champions per sfidare Ronaldo e uscito dopo 30' per infortunio. Chissà cos'ha pensato il ct dell'Egitto, Hector Cuper, quando ha visto carambolare sul terreno di gioco di Kiev Salah, trascinato giù da Sergio Ramos. L'Egitto ha tremato e solo la diagnosi post infortunio ha parzialmente tranquillizzato tutti. La sublussazione della spalla non è certo un piccolo inconveniente. Ci vorrà del tempo per guarire, altri giorni per rimettersi in carreggiata. E il Mondiale bussa alle porte. È vero che l'esordio dell'Egitto è fissato per il 20 giugno, dunque mancano diversi giorni, ma la domanda è lecita: in che condizioni sarà il piccolo-grande 'Faraonè? Solo il campo potrà dirlo. Sicuramente il suo infortunio tiene in ansia un'intera nazione che fa leva sulle scorribande dell'ex attaccante di Fiorentina e Roma. «Io voglio esserci e ci sarò», ha rassicurato l'asso egiziano.
La dimensione e il peso della sua stagione in Inghilterra sono enormi, così come il valore dei suoi gol, peraltro spesso da cineteca. Ha vinto il premio come calciatore africano dell'anno, che non andava a un egiziano da un quarto di secolo. Il Liverpool ha pagato Salah 42 milioni, prelevandolo dalla Roma, adesso potrebbe venderlo a 142 milioni. A 25 anni si può già parlare di maturità raggiunta e ancora Abramovich si morde le mani per esserselo fatto scappare, visto non rientrava nei piani di Mourinho, ai tempi del Chelsea. Nel calcio, si sa, il gioco di squadra è importante, ma in un Mondiale i singoli possono pesare parecchio. Tutto dipenderà dal suo recupero o meno. Sarà al top? al 50 per cento o al 70? Nella Fiorentina e nella Roma partiva quasi sempre dai 40-45 metri, palla al piede, arrivando meno lucido sottoporta; Klopp nel Liverpool lo ha avanzato di una quindicina di metri e Salah si è trasformato in un bomber implacabile, che segna gol belli e importanti. Ma soprattutto decisivi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA