Fantacalcio, da Simeone a Iago Falque: i 5 giocatori sui quali non puntare più per il finale di stagione

Il Cholito Giovanni Simeone è a secco di bonus da più di un mese, per la disperazione dei suoi fantallenatori
di Francesco Guerrieri
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Venerdì 6 Marzo 2020, 15:34

Rimandata la 27a giornata di campionato, nel week end si giocheranno le sei gare da recuperare della 26a che non si è giocata a causa del Coronavirus. Bel problema al Fanta, dove c’è chi ha deciso di calcolare il turno mettendo i 6 politici ai giocatori che non sono scesi in campo e chi invece ha voluto aspettare che si rigiocassero le partite.
In attesa della ripresa regolare del campionato e dopo aver visto un paio di giorni fa quali sono i giocatori sui quali puntare per il finale di stagione, vediamo invece chi sono quelli che possono fare fatica anche solo a trovare un po’ di spazio – alcuni, altri vengono da mesi di anonimato - da qui alla fine del campionato.

GIOVANNI SIMEONE (Cagliari) – Il Cholito era partito forte con numeri simili a quelli ai tempi del Genoa quando sostituì Pavoletti passato al Napoli. Cambia la maglia ma non i protagonisti: altra staffetta quest’anno tra i due con l’argentino arrivato a Cagliari per sostituire Pavoloso infortunato per tutta la stagione con tanto di ricaduta. 6 gol e 4 assist in 24 partite, ma il problema vero è che non segna da più di un mese. Nell’ultima partita Maran gli ha addirittura preferito Paloschi facendo entrare Simeone a partita in corso, ora Walter Zenga avrà il duro compito di ritirare fuori tutta la garra del Cholito per questo finale di stagione. E chi ce l’ha al Fanta può pensare di farlo scalare di un po’ nelle gerarchie della squadra.

FEDERICO BERNANRDESCHI (Juventus) – Percorso di crescita interrotto per Berna, pit stop bianconero firmato Maurizio Sarri. L’allenatore ha provato prima schierarlo trequartista ma con scarsi risultati, poi interno di centrocampo ma la situazione non è migliorata più di tanto. Chi aveva preso Bernardeschi all’asta era convinto di avere un potenziale top player tra le mani, magari anche un giocatore listato centrocampista ma che giocasse nel tridente d’attacco. E invece: collezione di insufficienze e la titolarità che arriva solo in caso di turnover:  17 presenze in campionato di cui solo 9 da titolare, alla casella dei gol e degli assist c’è il numero zero.

FRANCK RIBERY (Fiorentina) – Arrivato tra l’entusiasmo generale, con la maglia viola era partito fortissimo: due gol e un assist nelle prime cinque partite, chi l’aveva preso all’asta già si sfregava le mani pensando a una stagione da protagonista. Già, in infermeria però. Perché dopo un’espulsione contro la Lazio che gli è costata tre giornate di squalifica, Ribery si è dovuto operare alla caviglia e da quel giorno non è più tornato. Tre mesi senza campo e ancora non si vede la luce in fondo al tunnel: a 36 anni è sempre più complicato recuperare da un infortunio e i tempi di recupero si allungano. Difficilmente il francese potrà tornare protagonista nel finale di stagione, anche perché nel frattempo sulla panchina della Fiorentina è arrivato Iachini che ha trovato il suo equilibrio tattico con Lirola e Dalbert (o Igor) sulle fasce nel 3-5-2.

HIRVING LOZANO (Napoli) – C’eravamo tanto… studiati. Sì, perché per amarsi non c’è stato nemmeno il tempo. Con Ancelotti chiaro, che finché è rimasto sulla panchina del Napoli ha provato a dargli fiducia lanciandolo anche da titolare. Lì davanti erano in tanti ma Lozano aveva dimostrato di saper sfruttare i suoi momenti quando gli veniva data l’occasione. Più difficile è mettersi in mostra da quando c’è Gattuso in panchina, Rino l’ha messo in campo – sempre da subentrato – appena 61’ in campionato. Ecco perché difficilmente vedremo un cambio di tendenza in questi ultimi mesi di stagione, chi ce l’ha al Fanta si ritrova quasi con un giocatore in meno.

IAGO FALQUE (Genoa) – L’aria di “casa” per tornare ad alti livelli.

L’idea di Iago Falque quando a gennaio si è trasferito dal Torino al Genoa era un po’ quella. Tornare lì dove nel 2014-15 aveva segnato 13 gol in 32 partite, mettersi alle spalle gli infortuni e riscattare una prima parte di stagione negativa con il Torino. Questo era anche quello che speravano i fantallenatori che avevano deciso di dargli fiducia e non svincolarlo. “Vedrete, si riprenderà” dicevano. Risultato? Mezz’ora con la Lazio e nulla più. Da quando è arrivato è stato fuori per un problema muscolare (ancora!), per influenza e si è fatto 90’ in panchina contro il Cagliari. Il 3-5-2 di Nicola non è sicuramente il modulo più adatto alle caratteristiche di Iago, abituato a giocare esterno in un attacco a tre, se in più ci mettiamo anche i problemi fisici ancora non risolti del tutto difficilmente lo spagnolo verrà chiamato in causa per aiutare la squadra a salvarsi. E chi ce l’ha al Fanta deve rassegnarsi.

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