Lavezzi, la droga e il ricovero: cosa è successo davvero? Il fratello nega tutto: «Dorme a casa»

L'ex attaccante del Napoli è al centro di un vero e proprio giallo sulle sue condizioni di salute che ad oggi sono incerte

Lavezzi, la droga e il ricovero: cosa è successo davvero? Il fratello nega tutto: «Dorme a casa»
di Pasquale Tina
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Sabato 23 Dicembre 2023, 19:24 - Ultimo aggiornamento: 19:45

Maneggiare con molta cura. È probabilmente l'unica certezza di una vicenda dai contorni poco chiari e per nulla rassicuranti. Perché il giallo Lavezzi prosegue e resta misterioso. Le verità ovviamente sono due: le indiscrezioni sulle condizioni del Pocho – che nella notte tra lunedì e martedì è stato ricoverato in un ospedale nei pressi di Mar de La Plata, in Uruguay – e le smentite della famiglia sullo stato di salute dell'ex attaccante che tiene in apprensione i suoi tifosi sia in Argentina che a Napoli, dove è stato un idolo assoluto per cinque anni, dal 2007 al 2012.

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Diego Lavezzi, fratello dell'attaccante di Villa Gobernador Galvez, ha negato l'ipotesi del ricovero in un centro di recupero per la tossicodipendenza, a Boulogne sur Mer, vicino Buenos Aires. Lo ha fatto pubblicando su Instagram una foto del Pocho che dorme sul divano di casa: «A tutti coloro che erano preoccupati per la salute di mio fratello, voglio ringraziarvi e dirvi che Pocho sta bene. Si sta riprendendo da un incidente domestico». Senza ovviamente aggiungere dettagli. Quelli emersi sono abbastanza inquietanti. La causa della folle notte nella sua villa di Arenas de Josè Ignacio non sarebbe una caduta da una scala, né tantomeno una lite con alcuni familiari, ma una crisi dovuta all'utilizzo di droga.

L'incubo della cocaina si è materializzato nella mente di chi gli vuole bene tanto da riportare alla memoria la crisi del più grande di tutti, Diego Maradona, datata 2000, sempre a Punta del Este. Conferme non ce ne sono e Tomas Lavezzi, il 18enne figlio del Pocho, anche lui calciatore di talento, ha chiesto rispetto: «Per tutti coloro che sono preoccupati, mio padre sta bene.

Smettetela di inventare versioni perché dietro a tutto questo c'è una famiglia».

Le ombre di un problema serio, però, sono state alimentate pure da una dichiarazione di Javier Zanetti, intervenuto a "Le Trece TV". L'ex capitano dell'Inter, ora vice presidente del club nerazzurro, ha lanciato un vero e proprio appello: «Bisogna aiutarlo e non lasciarlo solo. Tutti coloro che stanno vivendo momenti di questa dimensione, sicuramente chiedono aiuto. Noi dobbiamo dar loro una mano». La vicenda è seguita con apprensione pure a Napoli. I tifosi non hanno mai dimenticato il Pocho e attendono notizie tranquillizzanti: «Caro Ezequiel ti aspettiamo presto a Napoli», ha scritto il club azzurro su X nei giorni scorsi. Una dichiarazione è arrivata pure dal suo ex capitano, Paolo Cannavaro: «Gli ho scritto, ovviamente non mi ha risposto. Non so cosa sia successo, mi auguro possa tornare presto in forma». 

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