La Lazio cambia. E sceglie. Appende Kostic, punta tanto (quasi tutto) su Brandt e si inserisce per Basic. Entra sempre più nel vivo il mercato, con obiettivi che cambiano e si rigenerano anche a seconda dei soldi a disposizione. Il serbo è stato proposto dall’agente Ramadami, ma l’Eintrach non transige sul prestito oneroso da almeno 10 milioni e l’obbligo di riscatto. Ecco spiegata la virata decisa sul gioiello del Borussia, più duttile e più congeniale a quello che ha in mente Sarri. La verità è che per caratteristiche ed età, tra Julian e Filip, il confronto è quasi impietoso. Il tedesco in campo è più duttile, il serbo solo esterno. Ma i giorni scorrono, il Comandante vede il ritiro sempre più vicino e, Kanemovic a parte, ancora nessun nuovo giocatore all’orizzonte. Mau pressa Tare.
LE PISTE
Di soldi non ce ne sono molti, anche quest’anno il bilancio avrà qualche perdita e, grazie all’assegno dell’Uefa (poco più di 25 milioni), Lotito pareggerà i conti e in cassa non rimarrà tanto. Per questo si prediligono le cessioni per avere liquidità e fare mercato. L’imminente cessione di Hakimi potrebbe accelerare l’uscita di Lazzari verso l’Inter e sbloccare le entrate biancocelesti. Tra le prime trattative c’è quella relativa a Brabdt del Borussia. Qui di soldi ne servono parecchi, ma i tedeschi sembrano ben predisposti, forse anche ad un prestito oneroso, l’importante è che ci sia l’obbligo di riscatto, a cifre che oscillano tra i 20-25 milioni di euro. Col giocatore sembra esserci intesa grazie al papà procuratore che vede di bene l’approdo alla Lazio di Sarri.
RISCHIO PRIMAVERA
I ragazzi di Calori ieri hanno affrontato il Bologna nella gara di andata dei play out del campionato Primavera. Il risultato è stato di 1-1, con i biancocelesti in vantaggio nel primo tempo con Shehu, grazie a un tacco geniale di Raul Moro, ma i rossoblù dopo dieci minuti agguantano il pareggio a causa di una gaffe del portiere laziale. Il ritorno sarà il 29 giugno, la Lazio per restare in Primavera 1 deve vincere o pareggiare 2 a 2.