Roma-Brighton, Lukaku e Dybala (con Pellegrini) per sfidare De Zerbi: serata di Europa League

Oggi alle 18.45 l’andata degli ottavi di Europa League, il tecnico carica: «È inaccettabile che la Roma non sia ancora in Champions

Roma-Brighton, Lukaku e Dybala (con Pellegrini) per sfidare De Zerbi: serata di Europa League
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 7 Marzo 2024, 11:15

ROMA «Noi, però, siamo la Roma». Qui c'è tutto Daniele De Rossi, il tifoso della Roma, il suo giocatore, il capitano, e ora l'allenatore. Noi siamo la Roma non è una frase, è un sentimento, un moto d'orgoglio, di appartenenza, che arriva alla vigilia di una sfida importante. Daniele è sempre più calato nella parte, spigliato, sveglio. Un complimento ai suoi, uno agli avversari, poi l'obiettivo: andare avanti, e avanti ancora, qui, in Coppa, e in campionato, in cui ha tirato fuori dal cilindro sei vittorie su sette. Mentre nel palcoscenico europeo conta due partite (il playoff ereditato da Mourinho), con qualificazione agli ottavi annessa, passando per due pareggi, supplementari e calci di rigore. Stasera cerca la prima vittoria, il vantaggio per la sfida di ritorno tra una settimana. Davanti a sé, l'amico Roberto De Zerbi, compagno di passione guardioliana e stimato collega.

L'AMICO ROBERTO

Stasera uno contro l'altro, in un Olimpico pieno, per l'andata degli ottavi di Europa League.

Ma non è questo l'habitat della Roma. «Ho fatto una battuta prima del Torino dicendo che l'ultima gara che abbiamo giocato in Champions come Roma c'ero io in campo e a me sembra di aver smesso da vent'anni e da quel giorno non ha più fatto una partita ed è inaccettabile. La Roma deve stare a quei livelli soprattutto in virtù del fatto che adesso a livello societario stiamo meglio di quando io l'ho lasciata sia come investimenti e come giocatori e come ingaggi. La Roma deve provare ad arrivarci: una volta non siamo arrivati lontani dalla finale. Questi giocatori possono lottare per grandi traguardi qualsiasi sia l'allenatore. La Roma non può arrivare sotto al quarto posto nel campionato italiano per i valori che ha», così Daniele, tecnico dei giallorossi, sempre meno di passaggio. Stasera avrà davanti a sé l'amico De Zerbi, più esperto ma alla guida di una formazione meno forte della Roma.

«Dovremo mettere intensità per portare a casa la vittoria. Non possiamo pensare che ci regalino il passaggio o che si spaventino dello stadio perché è vero che delle volte prendono delle imbarcate come con il Luton, ma sono anche gli stessi che mettono City e Liverpool nella propria metà campo». De Rossi è consapevole della forza della Roma e non solo per le sei vittorie su sette in campionato. Aspetta di capire come giocherà il suo avversario, in ballo ci sono due opportunità, una con Smalling (difesa a tre), una senza l'inglese ma con ElSha, difesa a quattro e tre attaccanti. «Non abbiamo fatto ancora nulla. Nessuno meglio di me conosce questa città che può cambiare i giudizi in un nanosecondo. La squadra comunque crede in quello che chiedo». Dall'altra parte, un amico, un punto di riferimento, un altro figlio di Guardiola, modello di tutti, forse di tanti. Anche di Daniele.

De Rossi: «Inaccettabile che la Roma non sia in Champions. Il Brighton ha un gioco brillante»

«Ho un ottimo rapporto con De Zerbi sin da quando ero calciatore dopo le partite e lui muoveva i primi passi da allenatore. Dopo la gara parlavamo ed esprimevo la mia ammirazione nei suoi confronti: ha idee brillanti ed è un allenatore diverso. Mi aspetto una partita complicata e difficile. Dobbiamo rispettare il Brighton ma noi siamo la Roma. Sarà una bella partita e sappiamo che hanno messo in difficoltà il City, l'Arsenal, il Chelsea. Sono queste le partite che abbiamo studiato».

IL RANKING

Vincere è importante pure per il ranking Uefa, Che sta diventando l'ossessione moderna per la Roma e non solo. «Noi giochiamo le partite per vincere, magari diamo un occhio diverso alle nostre connazionali, però bisognerà arrivare quinti o quarti. Questo ranking lo guardiamo il giusto come una storiella che ci raccontano che se vi comportate bene vi facciamo questo regalo. A noi non cambia niente, dobbiamo vincere. Se vince un'italiana in Europa al di là delle rivalità tra i tifosi può essere un vantaggio».

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