Roma, Perotti: «Quel gol contro il Genoa ha permesso la cavalcata in Champions»

Roma, Perotti: «Quel gol contro il Genoa ha permesso la cavalcata in Champions»
di Gianluca Lengua
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Venerdì 17 Aprile 2020, 16:30
Diego Perotti ripercorre la sua carriera in giallorosso cominciata durante una sessione di mercato invernale nel 2016 in cui l’ex ds Sabatini lo prelevò dal Genoa per portarlo nella Capitale: «Ero arrivato da 48 ore, dopo la partita contro la Fiorentina ho preso la valigia ed ho fatto le visite. Il giorno dopo ho giocato titolare con la Roma ed era anche una partita emotiva: vincevamo uno a zero, poi hanno espulso Nainggolan. Ho fatto quella finta, poi l’assist per Stephan. Vincere alla prima partita e fare l’assist, a 48 ore dall’arrivo è stato un buon inizio», ha detto l’argentino ai social del club. Ma è impossibile non ricordare il gol contro il Genoa che ha permesso alla Roma di qualificarsi in Champions per l'anno successivo e compiere una cavalcata rimasta nella storia: «La sensazione del gol al Genoa non l’ho mai provata prima. Anche se l’anno dopo siamo arrivati in semifinale di Champions e so che è un po’ egoista come ragionamento. Quel gol l’ho fatto io, l’ho sentito molto in maniera personale. Spero di risentire quella gioia, ma sarà difficile per quello che significava quella partita. Era un sogno, sono molto orgoglioso». Perotti racconta anche come è diventato rigorista: «E’ nato a Siviglia, nelle giovanili ne avrò calciati forse uno o due. Lì in prima squadra ho cominciato con un mio amico portiere. Abbiamo parlato e ho capito come fa un avversario a pararlo, quale era il momento decisivo. Ho preso informazioni e ho provato a calciare differentemente. All’inizio camminavo ancora più piano, poi ho iniziato ad allenarmi e ho visto con lui quale fosse la forma in cui riuscivo a fare più gol. Solo a Roma ho sbagliato due rigori ed ho cambiato un po’. Guardo il portiere il più possibile per capire se mi dà un riferimento. Come il cucchiaio, se fai gol sei un fenomeno. Nel calcio conta solamente se fai gol o no». Il mio preferito? Quello nel derby per cosa rappresenta per la Roma la gara con la Lazio. Stavamo pareggiando 0-0 e poi perché l’ho calciato camminando e se lo rivedo oggi mi chiedo come abbia fatto. Poi ho realizzato anche un assist a Nainggolan in quel derby. C’era tanta pressione.
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