«Rudiger fa il gesto dell'Isis», il difensore querela il giornalista tedesco per diffamazione

Il centrale ex Roma aveva postato una foto per il Ramadam e un reporter lo ha accusato di aver fatto il segno dei terroristi islamici

«Rudiger fa il gesto dell'Isis», il difensore denuncia il giornalista tedesco per diffamazione
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Martedì 26 Marzo 2024, 16:07

«Rudiger ha fatto il gesto dell'Isis». Questa l'accusa choc rivolta nei confronti di Toni Rudiger che ha deciso di passare per le vie legali. L'ex difensore della Roma è passato per il tribunale querelando per diffamazione e incitamento all'odio l'ex collaboratore della Bild Julian Reichelt, con la federcalcio tedsca che si è unita a questa battaglia. Il tutto è stato scatenato da una foto pubblicata da Rudiger, che festeggiava il Ramadam, sul suo profilo Instagram ufficiale.

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Il centrale tedesco era stato immortalato con i classici vestiti musulmani con una tunica bianca e il cappello tipico dello stesso colore. In questa foto era inginocchiato a terra, con l'indice della mano destra rivolto verso l'alto. Questa posa non è piaciuta a Julian Reichelt, ex giornalista della Bild, che dal suo profilo X ha attaccato: «Questo gesto è stato cooptato dai terroristi negli ultimi due decenni. È chiaramente diventato il saluto tipico dell'Isis, dei terroristi islamici in tutto il mondo, delle persone che hanno compiuto assassinii anche a Berlino e provocato sofferenze incommensurabili al mondo. Chiunque si mostri in pubblico in questo modo sta esibendo consapevolmente il saluto di questi fanatici. Sa che non si tratta di un gesto innocente e spirituale. È una normalizzazione di una terribile ideologia che ha già preso troppo spazio in questo Paese». Poi Reichelt ha continuato: «Soprattutto perché si tratta di un famoso giocatore della nazionale. È importante sottolineare che questa ideologia politica va contro tutto ciò che i nostri valori rappresentano. L'indice alzato dell'islamismo con cui i terroristi di tutto il mondo celebrano gli omicidi, non appartiene alla Germania.

Non permetterò mai a nessuno di impedirmi di farlo presente».

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