La lotta al razzismo al centro dell'agenda della Fifa. Con fatti concreti, con una commissione che sarà presieduta da Vinicius, l'esterno brasiliano del Real Madrid, che per tutta la stagione appena andata in archivio, almeno per quanto riguarda il club, è stato al centro delle "attenzioni" dei tifosi delle altre squadre. Fino alla sua esplosione, quella nella gara contro il Valencia al Mestalla lo scorso 21 maggio, quando aveva reagito pubblicamente a quello che gli stava succedendo.
Ed era stato subito supportato da Carlo Ancelotti, il tecnico italiano, che nelle interviste post partita non ha mai parlato del match ma si è fatto portavoce di quello che era succeso al proprio giocatore, sottolineando, anche alzando i toni in alcuni momenti, come si doveva affrontare in maniera seria il discorso.
Un concetto rimarcato qualche giorno dopo a Roma, quando l'allenatore del Real Madrid era arrivato al Sistina per celebrare insieme ai suoi compagni di squadra il 1983, l'anno del doppio scudetto capitolino sia nel calcio che nel basket.
LA COMMISSIONE
Una commissione quindi - secondo quanto scritto da l'Equipe - che a capo avrà Vinicius. Questa è l'idea di Gianni Infantino, numero uno della FIFA, che è a Barcellona per parlare appunto con il calciatore di questa cosa.
A cada rodada fora de casa uma surpresa desagradável. E foram muitas nessa temporada. Desejos de morte, boneco enforcado, muitos gritos criminosos... Tudo registrado.
Mas o discurso sempre cai em “casos isolados”, “um torcedor”. Não, não são casos isolados. São episódios… pic.twitter.com/aSCMrt0CR8— Vini Jr. (@vinijr) May 22, 2023
L'obiettivo è quello di combattere in tutti i modi il razzismo dilagante. «Le partite devono essere fermate immediatamente quando succede questo» ha detto il numero uno del calcio mondiale. «Dobbiamo ascoltare i giocatori e sapere di cosa hanno bisogno per lavorare in un ambiente più sicuro. Siamo molto seri al riguardo» ha poi continuato.