TESTA A TESTA
Ora la palla passa a Monchi. Tocca al ds proseguire il percorso di crescita che Di Francesco si era augurato con la permanenza del brasiliano. La Roma ha sinora acquistato 10 calciatori, alcuni dei quali talenti interessanti, altri dalla qualità indiscutibile, ma ha perso i due elementi, insieme a Dzeko, più forti della rosa. Se il sostituto di Nainggolan è già arrivato, quello di Alisson ancora no. Non bisognerà attendere molto. Il ds vorrebbe aggregarlo già con la squadra che partirà per la tournée negli Usa. Al momento Areola e Olsen (Cillesen più defilato per i costi dell’operazione), sono i nomi caldi con il francese che, visti i buoni rapporti con l’agente Raiola (più l’acquisto di Pastore), si fa preferire. Va convinto però il Psg che vorrebbe farlo crescere dietro Buffon. Senza contare che il club parigino chiede 30 milioni: la Roma conta di chiudere a meno di 25. Per questo motivo il profilo dello svedese (che costa la metà) rimane in corsa (ieri è circolato pure il nome di Zoet del Psv, smentito off record da Trigoria). Anche perché, una volta sistemato il nodo-portiere, dovrà essere completato il reparto avanzato. Piace Malcom del Bordeaux (vicino comunque all’Everton). Considerando Berardi come carta da giocarsi in extremis (oggi nuovo contatto con l’agente) e aspettando di capire i margini di manovra su Suso (sabato cda del Milan con l’insediamento degli uomini voluti dal fondo Elliott che delineeranno le strategie del club), ieri per Chiesa è arrivata la frenata della Fiorentina: «Abbiamo rifiutato offerte importanti per lui, Simeone e Milenkovic. Resisteremo con tutte le nostre forze, vogliamo tenerli». Dichiarazioni importanti, quelle di Andrea Della Valle. Che tuttavia, a fronte di un’offerta irrinunciabile, potrebbero anche venir meno. Alisson insegna.
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