Al via una Premier League tutta d'oro:
cinque squadre in lizza, 550 milioni spesi

Al via una Premier League tutta d'oro: cinque squadre in lizza, 550 milioni spesi
di Benedetto Saccà
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Venerdì 15 Agosto 2014, 01:43 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:41
La Premier League nuova di zecca ci appassioner fino all’ultimo fremito. Altro che Ligue 1, figurarsi: lo spettacolo abita l, di l della Manica, la terra degli inventori del “football”, sempre per tanto scarsi nei tornei per le nazionali, inspiegabile contrappasso. La Premier, nomen omen, diremmo, un campionato da 2,9 miliardi di euro di ricavi complessivi, comincerà domani pomeriggio all’Old Trafford di Manchester: la partita d’esordio coinvolgerà lo United e lo Swansea (magari con già l’ex napoletano Fernandez in campo) poco prima delle 14 (ore 13,45, Fox Sports). Viceversa la gara che chiuderà il turno d’avvio si giocherà lunedì e opporrà il Burnley al Chelsea di Mourinho. Ecco, dunque, il prevedibile motivetto che accompagnerà la stagione inglese: un’elite di cinque squadre si contenderà il titolo finale in un elegante balletto di recuperi e volate, di allunghi e rimonte, di sorpassi e testacoda. Ogni dettaglio segnerà la differenza. A stringere, il Chelsea di Mourinho veste forse di panni del favorito, godendo sia pure di un vantaggio da nulla. I Manchester, lo United di van Gaal e il City campione di Pellegrini, seguono poi a un’incollatura, mentre l’Arsenal di Wenger e della novità Alexis Sanchez e il Liverpool di Rodgers non molleranno l’obiettivo fino a maggio.



ARRIVI&PARTENZE

I Blues, si diceva, hanno speso quasi 100 milioni di euro per rinnovare l’impianto della rosa. Certo, Mou si è privato di elementi quasi imprescindibili, Luiz, Cole, Lampard ed Eto’o per tutti, ma nel complesso gli arrivi hanno bilanciato le partenze. Un affare mirato per ciascun reparto e via, il profilo della formazione è cambiato: ha assunto i tratti del portiere Courtois, del terzino Filipe Luis, del regista Fabregas e della punta Diego Costa. Sì, avete letto bene: tre dei quattro giocatori sono planati dall’Atletico di Simeone. Mourinho dovrà però oliare i meccanismi e di sicuro avrà bisogno di tempo ma, in genere, ha l’abitudine di non fallire mai al secondo anno. Al contrario il Manchester City ha mantenuto l’intelaiatura sfoggiata lo scorso anno, specie nello schieramento titolare: del resto Pellegrini considera i “nuovi” Fernando, Mangala, Sagna e Lampard, proprio l’ex bandiera del Chelsea, come riserve di lusso. Una scelta indovinata? Presto si saprà.



CASCATE DI SOLDI

Lo United di van Gaal ha sfilato Shaw al Southampton ed Herrera all’Athletic Bilbao: l’olandese dovrà soprattutto regalare un’identità ai Red Devils. Il club non ha ancora superato il trauma dovuto all’addio di Ferguson e la recente avventura di Moyes, se possibile, ha peggiorato il quadro. Il Manchester Utd, dunque, dovrà ritrovare se stesso prima che la strada del successo. E due attaccanti come Rooney e van Persie potranno certo aiutare. Quanto al Liverpool, i Reds hanno riversato oltre 130 milioni nel mare del calciomercato: hanno venduto d’altronde Suarez al Barcellona per 81 milioni (ieri il via libera dal Tas agli allenamenti ma non a giocare) e hanno subito investito il forziere di quattrini negli acquisti di Lallana, Lovren, Can, Markovic e Alberto Moreno. Questa estate, per avere un’idea, le società della Premier hanno sborsato oltre 550 milioni di euro; e 10 dei 25 principali trasferimenti europei hanno coinvolto almeno un club inglese. Un campionato d’oro.