Lazio-Milan, le speranze Champions della squadra di Sarri (che si gioca anche il suo futuro)

Il match alle 20.45. Dubbio Immobile-Taty

Lazio-Milan, le speranze Champions della squadra di Sarri (che si gioca anche il suo futuro)
di Alberto Abbate
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Venerdì 1 Marzo 2024, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 15:35

ROMA Chi sarà l'anti-Diavolo, Immobile o Castellanos? È il ballottaggio demoniaco di stasera (ore 20.45) contro il Milan all'Olimpico. Ciro è il titolare indiscusso, è in netto vantaggio, ma ora è spremuto e bisogna pensare anche a martedì al Bayern Monaco. Nel tour de force delle ultime 5 gare, Sarri lo ha amministrato nel minutaggio, ma forse si è pentito di non averlo risparmiato almeno in un match fra la Fiorentina e - quattro giorni prima - il Torino, visto anche il digiuno. Il capitano giocherebbe sempre, mugugna quando non lo fa o viene sostituito, ma l'impiego certo dal 1' nel ritorno degli ottavi di Champions stavolta potrebbe fargli accettare l'idea di entrare in corsa per risparmiarsi energie e poter comunque essere decisivo. Mau deve anche gestire la personalità del leader Immobile, che influenza gli umori di uno spogliatoio a cui si è stretto. Ma poi in fondo la verità è che non se la sente di rinunciare mai all'unico bomber vero con un senso del gol innato. Eppure, se non consideriamo i 4 rigori, Ciro ha segnato 2 reti e sfornato un assist in 22 partite (appena 6 da subentrato), ma in 1281' in campionato. Si contesta tanto la vena sotto porta di Castellanos, che pure ha gli stessi centri in movimento (2) e due assist in più (3), partendo 14 volte dalla panchina, senza avere alcuna chance dal dischetto, e con appena 1003' in campo.

IL PRESSING DI LOTITO

All'andata, proprio contro il Milan il 30 settembre a San Siro, il Taty fece il suo esordio da titolare perché Immobile era stato fermato da un mal di schiena fortissimo. È stata questa, quasi sempre, la costante fino a questo momento.

L'ombra di Ciro è un macigno, non gli ha mai permesso di acquisire fiducia per spiccare il volo. Un problema per Lotito, che ha investito 19 milioni (compresi i bonus), non ha gradito la gestione dell'organico (anche su Kamada e Pellegrini) nell'ultimo periodo, spinge per l'alternanza e un suo maggiore utilizzo. Chissà se Sarri stasera punterà ancora su Immobile (come sembra più probabile) o ne approfitterà per rilanciare Castellanos con Zaccagni (non sente più dolore al piede, oggi si decide se schierarlo dall'inizio) e Felipe Anderson. Può essere anche lo scacco matto dal punto di vista tattico. Il Taty non darebbe in attacco punti di riferimento. Così arrivò il clamoroso 4-0 contro i rossoneri del 4 gennaio 2023 all'Olimpico, con i due esterni in gol. La scorsa stagione però era un'altra la media negli scontri diretti con le 7 big (1,75) rispetto a quella misera di quest'anno (1,37, addirittura 0,9 con tutte le squadre che la precedono), che rischia ulteriormente di penalizzare il ritorno al quarto posto, ora occupato dal Bologna a +8.

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IL PATTO A CENA

Nella cena voluta da Sarri mercoledì sera al ristorante l'Invito di Formello, la squadra ha fatto un giuramento: «Mancano 12 giornate, mister, crediamo ancora alla risalita con un grande finale in questo campionato». Insomma, un altro patto Champions con l'allenatore che sta rispettando le esigenze del gruppo. Come anticipato, abolite le doppie sedute, anche ieri alla vigilia un solo allenamento. È oltretutto necessario e più funzionale della tattica, il riposo, in questo momento in cui Patric e Rovella sono out, tanti sono acciaccati o al limite dello stiramento. Marusic è pronto a stringere i denti per riscattarsi su Leao: altrimenti pronto Hysaj, in vantaggio su Lazzari, ma anche su Pellegrini a sinistra su Pasalic nel caso in cui dovesse farcela il serbo. Torna Gila con Romagnoli al centro. Guendouzi resta l'insostituibile a centrocampo, Cataldi e Vecino si contendono il ruolo di playmaker basso: anche qui le scelte si rifletteranno sul Bayern Monaco. Kamada scalpita, ma Sarri difficilmente rinuncerà a Luis Alberto. Mau si è stretto allo spogliatoio, i capitani hanno il loro peso nell'inferno contro il Diavolo.

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