Luis Alberto ancora nel destino della Lazio: la squadra si affida a lui per raggiungere la qualificazione alla Champions

Nonostante lo strappo di due settimane fa, lo spagnolo continua a fare la differenza

Luis Alberto ancora nel destino della Lazio: la squadra si affida a lui per raggiungere la qualificazione alla Champions
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 26 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:08

Se non è genio e sregolatezza allora non è Luis Alberto. Nel momento in cui è sembrato più lontano di sempre dalla Lazio, il Mago è tornato ai livelli dei tempi migliori. Dopo l’assist per Felipe Anderson nella vittoria per 4-1 contro la Salernitana lo spagnolo era uscito allo scoperto con uno sfogo in diretta televisiva ormai diventato un cult: «Non voglio prendere più un euro dal club, ho già chiesto la rescissione del contratto. I prossimi quattro anni non li voglio, è arrivato il momento di lasciare i miei stipendi ad altri».

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A CIEL SERENO

Un fulmine a ciel sereno che però, anziché infastidire ulteriormente uno spogliatoio già frastornato di suo dopo l’addio di Sarri, in realtà non ha lasciato strascichi. Anzi, grazie anche alla mediazione del ds Fabiani e alla mancata punizione da parte di Lotito, il numero 10 si è sentito compreso e nelle partite successive ha continuato a fare la differenza. Contro il Genoa infatti ha battuto Martinez sull’unico tiro nello specchio dei biancocelesti valso 3 punti fondamentali con esultanza da uomo simbolo. Martedì sera in Coppa Italia invece è tornato a fare la differenza contro la Juventus con due assist (73° e 74° con la Lazio, record assoluto incrementato) per la doppietta di Castellanos che a soli 7 minuti dal 90’ è stata vanificata da Milik. Al Mago non capitava da inizio settembre di essere decisivo ai fini del risultato per tre partite di fila. Con Sarri addirittura era arrivato a quasi tre mesi di digiuno tra gol e assist tra ottobre e gennaio, ma con Tudor sembra aver ritrovato nuovi stimoli.

Merito della posizione più avanzata nel 3-4-2-1? Servirà ancora tempo per dirlo, ma fatto sta che la diminuzione dei compiti di copertura sta favorendo il ritorno dei colpi di genio del Diez, motivo per cui il presidente Lotito nei giorni scorsi ci ha tenuto a non dare per scontata una sua partenza in estate: «Lui ha altri quattro anni di contratto. C’è stata una sua esternazione, ma la Lazio non lo ha mai messo in vendita. Nelle ultime partite ha dimostrato attaccamento e qualità e proprio per questo confidiamo sul fatto che prosegua questo percorso che lo vede protagonista nel nostro club».

Nel confronto avuto con Fabiani lo spagnolo ha negato offerte estere già tra le mani e non va dimenticato che un’eventuale cessione di Luis Alberto comporterebbe anche un versamento del 20% della quota nelle casse del Liverpool. Per ora quindi da Formello l’intenzione è quella di rimandare ogni tipo di discorso dopo il 26 maggio per non rallentare una corsa verso l’Europa che ancora non esclude il raggiungimento della Champions League e che di conseguenza non potrà prescindere dalle magie del numero 10. Dopodiché si potrà pensare al mercato e ad eventuali profili. I preferiti sulla trequarti restano Gudmundsson e Colpani, ma senza l’Europa che conta restano inavvicinabili a 30 milioni di valutazione. E se alla fine Luis Alberto restasse? Per dirlo ci sono ancora 5 partite a disposizione, nelle quali il club si aspetterà il massimo dalla squadra, nonostante all’Olimpico anche domani non è prevista la spinta delle grandi occasioni poiché al momento il dato degli spettatori è fermo a quota 35 mila.

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