Del resto la stessa sentenza ha ribadito per la seconda volta l'assoluta involontarietà nella singola assunzione della sostanza vietata, dimostrazione palese e incontrovertibile che non c'è stato dolo. La FIT è vicina a Sara ed è convinta che tutto ciò rappresenterà non un freno alla sua carriera, ma l'occasione per ripartire con ancor maggior forza». Errani era stata squalificata lo scorso 2 agosto in primo grado per due mesi dall'Itf, la federazione internazionale, per la positività al letrozolo rilevata il 16 febbraio 2017 durante un test a sorpresa fuori dai tornei. Nado Italia, l'Agenzia antidoping del Coni, aveva presentato ricorso al Tas di Losanna contro la sentenza di primo grado. Anche la tennista romagnola aveva presentato appello chiedendo il reintegro dei premi e dei punti che le erano stati tolti in seguito alla sentenza dell'Itf.
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