Meno biglietti ma record di fatturato: gli Internazionali Bnl 2018 guardano al futuro

Meno biglietti ma record di fatturato: gli Internazionali Bnl 2018 guardano al futuro
di Gianluca Cordella
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Mercoledì 11 Aprile 2018, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 12:44

Tre novità, due positive e una fisiologicamente negativa. Comincia in modo quasi schematico il viaggio della 75a edizione degli Internazionali Bnl d'Italia, il Masters 1000 della Capitale in programma dal 7 al 20 maggio prossimi e che questa mattina si è svelato nella Sala delle Armi, al Foro Italico. A snocciolare novità, dati e sensazioni è come al solito il presidente della Fit, Angelo Binaghi. Si parte dalla “conquista” di Roma, processo che il torneo ha cominciato già da qualche anno e che, in questa edizione, sarà ancora più marcato. Piazza del Popolo, che negli anni passati ha ospitato il sorteggio dei tabelloni e una serie di eventi collaterali, quest'anno farà un ulteriore passo in avanti di “responsabilità” e ospiterà dei match veri e propri, quelli delle pre-qualificazioni. «Si giocherà dalle 11 fino a sera» spiega Binaghi, «su campi in terra rossa preparati esattamente come quelli del torneo», aggiunge il direttore operativo Diego Nepi Molineris. E sarà poi ripetuto l'esperimento felice di portare il tennis nelle periferie: nel 2017 fu allestito un campo nel VI municipio, «quest'anno ci proveremo nel III», a Settebagni, anticipa la sindaca Virginia Raggi.

Se il legame Internazionali-territorio, insomma, è saldo più che mai, qualche cedimento si vede nella corsa al biglietto che, nelle ultime 12 edizioni, aveva sempre ritoccato al rialzo il record di introiti dal botteghino. «Probabilmente dopo più di 10 anni non batteremo il record di incassi – spiega il numero uno della Federtennis – Spero che i fatti mi smentiscano visto che mancano ancora diversi giorni, ma probabilmente avremo una piccola limatura», stimabile al momento nel 6% in meno tra tagliandi e abbonamenti. Un calo – e questa è l'altra lieta novella del torneo – che non impedirà di realizzare il nuovo record di fatturato, «perché è aumentato il numero delle aziende che credono in questo evento». Come relazionare dunque i due dati? Lo chiarisce lo stesso Binaghi. «Diciamo che è un momento in cui i campioni più amati dal pubblico giocano meno (vedi Federer, assente per il secondo anno di fila) o giocano male (vedi Nadal e Djokovic alle prese con continui infortuni) e i nuovi talenti, che pure stanno cominciando a mettersi in luce, come Chung o Zverev che qui ha vinto lo scorso anno, non li hanno ancora rimpiazzati nei cuori dei tifosi – dice il presidente – Le aziende invece sono più abituate a ragionare a lunga scadenza e vedono nella crescita di questi giocatori anche i beniamini di domani del pubblico. E poi dobbiamo considerare due dati: il primo è che parliamo di una flessione lieve in un oceano di gente che anche quest'anno arriverà al Foro Italico e il secondo è che la crescita prima o poi doveva fisiologicamente arrestarsi a causa della capienza limitata dell'area del torneo che non può contemplare una crescita esponenziale ogni anno».

Nessun dramma insomma e sempre tutti pronti a sostenere i giocatori azzurri che, nonostante una classifica che premia con il main draw diretto il solo Fabio Fognini, saranno comunque tanti grazie alle wild card. Nel tabellone maschile ne beneficeranno Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e Matteo Berrettini, mentre nel femminile gli inviti andranno a Sara Errani e Roberta Vinci.

Una wild card sarà riservata anche ai vincitori delle pre-qualificazioni, sia maschile che femminile.

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