Terni, L'Aiace in scena a Carsulae. Il regista Maifredi: «Dai teatri antichi il rilancio delle città»

Terni, L'Aiace in scena a Carsulae. Il regista Maifredi: «Dai teatri antichi il rilancio delle città»
di Lucilla Piccioni
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Giovedì 28 Luglio 2022, 09:45

«Il teatro romano di Carsulae un vero e proprio gioiello, qualcosa di antico per tessere nuove trame», parola di Sergio Maifredi, il regista, drammaturgo e direttore artistico che giovedì 28 luglio nel sito archeologico ternano alle 20,45, metterà in scena Aiace di Sofocle. Dall'antico per tessere nuove trame, ma che significa? Sergio Maifredi dieci anni fa è partito con un progetto che allora sembrava utopia, e che voleva valorizzare attraverso il teatro nei siti archeologici, le piccole realtà italiane. A questo proposito porta l'esempio della città di Luni che dopo sette anni di festival di teatro ha deciso di cambiare perfino il proprio nome: da Ortonovo a Luni secondo l'antico toponimo. «E' stato capito il grosso potenziale anche economico che l'arte ha portato nella città che si trova in provincia di La Spezia, è stato marketing oltre che cultura», nota Maifredi. Ed ecco che per dare futuro si torna all'antico alla storia di Odisseo prima, che è stato protagonista di molti spettacoli di Maifredi, ed ora con quella di Aiace che comunque incontra Ulisse anche nella tragedia di Sofocle che sarà messa in scena a Carsulae.

«Carsulae è un luogo magico, ci sono già stato per altri spettacoli, e devo dire che ogni volta è un'esperienza bellissima, mi piace anche il restauro che è stato fatto, leggero in grado di rendere fruibile lo spazio, di far tornare gli spettatori a teatro», dice Sergio Maifredi. Come sarà l'Aiace messo in scena a Carsulae? «Devo dire per prima cosa che ho avuto un grande privilegio - spiega Maifredi dal momento che ho autoprodotto lo spettacolo ho deciso di lavorare per due mesi e mezzo con gli attori dopo aver studiato il testo greco di Sofocle con la consulenza di Giorgio Ieranò e sulla traduzione di Maria Grazia Ciani. In due mesi e mezzo di lavoro tutti i giorni crei un gruppo che si scambia anche idee e suggestioni. Capisci di trovarti di fronte a qualcosa di grande ad un lavoro che è veramente patrimonio dell'umanità. Da ragazzo ho amato Aiace eroe fedele alle leggi arcaiche dell'onore, superiore ai compromessi. Maturando ho apprezzato anche Ulisse eroe moderno che sa adeguarsi alle situazioni con l'intelligenza. Quello che ho voluto fare con questo spettacolo e vedere se ancora oggi, come nella Grecia antica, sia possibile mettere in scena questa tragedia con tre soli attori, facendo interpretare più parti alla stessa persona.

Rileggendo il testo abbiamo notato che in realtà nell'impianto teatrale questo è già considerato, c'è un filo rosso che guida che dà indicazioni chiare. Sta poi all'attore cambiare a seconda del personaggio che interpreta Aiace sarà vivace impulsivo il fratello Teucro più razionale riflessivo. Si modifica il tono, la cadenza, l'intonazione».

«La versione di Maifredi dell'Aiace è estremamente umana, nell'incontro con la moglie c'è tutto il rammarico ed il dolore per non poter vedere il figlio crescere e questo grazie da un lato all'interpretazione degli attori e dall'altro alla scelta registica che ha accantonato l'idea di un attore come solitamente il pubblico è abituato a immaginare l'eroe classico, lo stallone muscoloso hollywoodiano, ma ha valorizzato la figura dell'uomo», spiegano gli organizzatori dello spettacolo. Aiace consulenza Giorgio Ieranò, traduzione Maria Grazia Ciani con Corrado d'Elia, Alberto Giusta, Andrea Nicolini, Marco Rivolta, regia Sergio Maifredi. Musiche originali composte da Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vasta, saranno eseguite dal vivo da Giorgio Rizzo. Produzione Teatro Pubblico Ligure. I biglietti per lo spettacolo costano 12 euro, i minori di 18 anni pagano 5 euro.

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