Viterbese, dietro al disastro al Rocchi la difesa inesistente e scelte sbagliate

Il primo rigore incassato
di Paolo Graziotti
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 18:12

La difesa della Viterbese continua ad essere un problema e l' Entella vince allo stadio Rocchi 5-2 dilagando nel finale. A fare la differenza nella ripresa sono stati i cambi attuati dal tecnico ligure Gennaro Volpe, visto che sono stati proprio Morosini e Magrassi a mettere in ginocchio la Viterbese. Le mosse del tecnico gialloblù Francesco Punzi che prima ha tolto Errico, l'unico capace di saltare l'uomo in avanti, e poi è passato ad un disperato 4-2-4 inserendo uno spento Capanni per Adopo, non hanno fatto altro invece che aggravare le difficoltà della Vterbese.

Viterbese, cinque schiaffi che fanno male: al Rocchi l'Entella passa 5-2

Ad illudere era stato un gol in contropiede di Adopo, bravo a rubare palla a centrocampo e poi a scambiare con Volpicelli prima di presentarsi da solo davanti al portiere avversario. Nemmeno il tempo di gioire, perché la Viterbese cade sempre nei soliti errori. Un traversone dalla destra pesca da solo in area Merkaj la cui conclusione di testa trova il braccio di Urso, unico difensore gialloblù in area di rigore in teoria anche lontano dalla sua fascia di competenza. La conclusione dal dischetto dell'argentino Lescano non lascia scampo a Daga. Nella ripresa il tecnico dell'Entella, Gennaro Volpe si rende conto che i suoi attaccanti sono spenti e così pesca dalla panchina cambiando tutto il reparto.

I risultati si vedono, perché dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo Magrassi sorprende la retroguardia gialloblù scattando sul filo del fuorigioco prima di fulminare Daga con un gran tiro dal limite dell'area. La Viterbese ha la forza di reagire e pareggio grazie ad un preziosismo di Volpicelli, che riceve palla sulla fascia destra, supera un avversario con un doppio passo prima di accentrarsi e superare il portiere con un preciso rasoterra.

L' Entella si butta di nuovo in avanti e affonda nella difesa gialloblù come un coltello nel burro.

Così alla mezz'ora Il nuovo entrato Morosini riceve palla dalla sinistra e ha tutto il tempo di aggiustarsi il pallone prima di battere a rete da pochi metri dalla porta in completa libertà. La Viterbese accusa il colpo e si butta in avanti con la forza della disperazione senza criterio, esponendosi così ai contropiedi dei liguri che a questo punto vanno a nozze con le praterie lasciate sguarnite dalla Viterbese. Nei minuti finali, da due ripartenze degli ospiti, nascono così il calcio di rigore trasformato da Paolucci e il pokerissimo di Magrassi.

Ben 12 reti subite in 4 partite. Questo l'impietoso passivo da quando Francesco Punzi si è insediato sulla panchina della Viterbese tornando al 4-3-3. Nel vedere la Viterbese di queste settimane si nota poca differenza rispetto a quella inizio stagione di Alessandro Dal Canto. Anche la squadra del tecnico veneto giocava bene dalla cintola in su e non aveva tra l'altro Iuliano a centrocampo e Volpe in attacco. Dal Canto decise poi di abbandonare il 4-3-3 e passare al 3-5-2 perché la squadra subiva troppi gol, anche se poi ebbe poche partite per sperimentare il nuovo modulo perché arrivo presto l'esonero.

Con l'arrivo di Giuseppe Raffaele la squadra aveva continuato con il 3-5-2 e, dando meno spettacolo, subiva meno reti tanto che quella relativa alla vittoria contro il Siena è stata finora l'unica partita di campionato in cui la Viterbese non ha subito reti. Il nuovo tecnico, fin dal suo arrivo alla vigilia della partita casalinga contro il Pontedera, è tornato al 4-3-3 e così adesso la Viterbese viaggia alla media di tre reti al passivo per ogni partita. Il fatto poi che la Viterbese giochi bene dalla cintola in su è una magra consolazione, perché la salvezza è sempre più lontana.

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