Rio 2016, Schwazer: il Tas dice no solo alla sospensiva

Alex Schwazer
di Emiliano Bernardini
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Martedì 19 Luglio 2016, 11:02
LA DECISIONE
ROMA La fiammella della speranza resta ancora accesa. Flebile, chiaro, ma non si è spenta del tutto. Alex Schwazer fino all'ultimo resta aggrappato a quell'aereo che potrebbe portarlo a Rio. Ieri Tas di Losanna ha rigettato la richiesta avanzata dal marciatore altoatesino per la sospensione dello stop per doping deciso dalla Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf). C'è però ancora uno spiraglio per la sua partecipazione ai Giochi. Il Tribunale arbitrale per lo sport, infatti, si è riversato di entrare nel merito della questione e decidere prima della Olimpiade se la sanzione inflitta al marciatore altoatesino sia corretta. L'avvocato di Schwazer, Gerhard Brandstatter aveva presentato un'ampia documentazione per chiedere la revoca della sospensione per doping per una serie di vizi di forma nell'iter degli esami antidoping dello scorso primo gennaio che hanno portato alla positività per anabolizzanti.
AMPIA DOCUMENTAZIONE
Lo stesso Tas, sommerso da materiale, ha dunque deciso di fissare in tempi brevissimi (ancora da stabilire) un'udienza urgente per discutere la situazione del campione olimpico e prendere una decisione nel merito. Intanto il marciatore è stato inserito nella lista dei convocati per Rio con la dicitura sub judice. «Penso sia una decisione intelligente quella presa dal Tas» il commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Non è sorridente invece Sandro Donati, allenatore di Schwazer: «Andrà verificata nella sostanza, di certo io chiederò di essere ascoltato come testimone. Ora le cose andranno chiamate con il loro nome. Posso dire che Alex è pulito. Dover ricorrere al Tas ci ha fatto perdere un grado di giudizio. Ma questo è tutto un piano studiato da qualcuno». La battaglia è ancora aperta, la guerra è appena iniziata.