Nairo Quintana è stato autore di un attacco importante nell’ultima parte della corsa riescendo a chiudere al sesto posto alle spalle di Rodriguez, entrambi con un ritardo di 26”, mentre Froom ha chiuso settimo con un distacco di 30”.
Bene Fabio Aru, arrivato decimo con 37” di ritardo dal colombiano della GreenEDGE, mentre giornata decisamente negativa per Vincenzo Nibali che ha accusato un ritardo di più di un minuto a causa di una caduta all’interno del gruppo negli ultimi 30 chilometri, caduta che ha coinvolto tra i tanti corridori anche Peter Sagan e Paolo Tiralongo.
E’ stata una tappa difficile quella odierna, con un tracciato veloce ma impegnativo a causa di due GPM con l'ultimo posto sulla salita finale. Sei fuggitivi hanno animato la corsa prendendo un vantaggio massimo di 3’: Davide Villella (CAN), Bert-Jan Lindeman (LNL), Przemyslaw Niemiec (LAM), Matteo Montaguti (ALM), Jose Isidro Maciel Goncalves (CJR) e Fernando Pedraza Moralez (COL).
Le cadute hanno caratterizzato l'intera giornata fin dai primi chilometri con il primo a ritirarsi che è stato Pelucchi. Ma la caduta più importante, che ha probabilmente compromesso il podio e la classifica di oggi, si è verificata negli ultimi 30 chilometri dove a terra sono finiti tanti corridori e alcuni sono stati costretti al ritiro e portati anche in ospedale per accertamenti. La vittima più illustre, come abbiamo detto, è Vincenzo Nibali che nonostante un grande sforzo per rientrare in gruppo ha concluso con più di un minuto di ritardo.
Domani la terza frazione della Vuelta sarà nuovamente mossa, con due GPM di terza categoria posti nella prima parte del percorso. I chilometri da percorrere tra Mijas e Málaga saranno 164,6.
Vincenzo Nibali è stato escluso dalla Vuleta. Il ciclista italiano dell'Astana si sarebbe attaccato alla sua ammiraglia per recuperare terreno dopo la caduta che lo ha coinvolto nel finale della 2/a
tappa. La decisione è stata presa dagli organizzatori dopo aver visionato «un video che mostra chiaramente che Nibali era attaccato alla macchina per 200 metrì, le parole di Bruno Valcic, presidente dei commissari della corsa. »E 'stata una decisione difficile - ha aggiunto -, ma dopo aver visto le immagini, non potevamo fare altro«.