LA REGOLA DEL 5
È soltanto uno dei cambi che ha in testa il tecnico abruzzese che spesso e volentieri in questa stagione, proprio a ridosso della Champions, ha messo in atto la regola del 5, ossia cinque volti nuovi rispetto alla partita precedente. È accaduto tra Roma-Udinese e Qarabag-Roma a settembre, tra Roma-Napoli e Chelsea-Roma ad ottobre mentre tra Roma-Bologna e Roma-Chelsea i calciatori diversi sono stati appena tre anche se va ricordato che in quella settimana c’era stato anche il turno infrasettimanale con il Crotone e tra le due partite di serie A i cambi erano stati addirittura otto. Otto più tre, il totale fa 11: come media più o meno ci siamo. Contro l’Atletico Madrid sono previste novità in tutti i reparti, tolti i tre stakanovisti del gruppo: Alisson (1440 minuti), Kolarov (1334) e Dzeko (1420). Detto di Juan Jesus (che tra l’altro sinora in Champions è sempre partito titolare), Peres è pronto a rilevare Florenzi, costretto ad uscire nel derby con una leggera infiammazione al ginocchio destro (non quello operato) che lo pone a rischio convocazione. In mediana è pronto invece a riprendersi il posto Pellegrini che ha dovuto rimandare l’appuntamento per la prima stracittadina in campo. Vicino al nazionale azzurro, chiede spazio Gonalons, già impiegato da Di Francesco nelle gare in trasferta contro il Qarabag e a Londra contro i Blues. Il terzo posto è ballottaggio tra Strootman e Nainggolan.
LE SPIEGAZIONI DI RADJA
Il belga ha giocato contro la Lazio nonostante il problema all’adduttore che ha creato qualche polemica in patria, visto che Radja è stato costretto a lasciare la nazionale e a rinunciare ai due test amichevoli contro Giappone e Messico. Già nei giorni scorsi, il belga ha respinto al mittente le accuse di essersi risparmiato in vista della stracittadina. Ieri ha aggiunto qualche particolare in più al sito Sporza.be: «Ho giocato il derby con gli antidolorifici, svanito l’effetto avevo ancora un po’ di dolore e anche per questo motivo nel finale sono stato sostituito. Ero complessivamente all’80-85 per cento. Alla Nazionale ci tengo e coglierò anche la più piccola opportunità che mi verrà concessa per andare ai Mondiali. Scudetto? Non ne parliamo, in passato siamo rimasti spesso delusi. Champions? Per adesso è la cosa più importante per noi. Sappiamo che ci basta vincere in casa contro il Qarabag ma vorremmo qualificarci il prima possibile e, se ci riuscissimo, arrivare primi nel girone». Di Francesco, potrebbe regalargli un turno di riposo anche perché – al netto della possibilità di strappare in anticipo il pass per gli ottavi – il vero match point europeo, come confermato dallo stesso Radja, la Roma se lo gioca in casa contro il Qarabag il 5 dicembre. Tra l’altro gli azeri potrebbero arrivare all’appuntamento senza l’obiettivo del terzo posto nel girone (e dunque accesso all’Europa League), qualora perdessero contro il Chelsea. Tornando alla formazione, possibili novità anche in avanti. Con Dzeko al centro del tridente, uno tra Gerson e Defrel dovrebbe far rifiatare El Shaarawy. La Roma partirà per Madrid solo nel pomeriggio, dopo aver svolto la rifinitura in mattinata a Trigoria. Un iter simile era stato seguito già a Londra. In conferenza stampa, vicino a Di Francesco, siederà Perotti.
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